Avviate le operazioni per individuare i reperti presenti. Si usano le tecniche più moderne per capire dove effettuare gli scavi.

L’obiettivo, come ha sottolineato il dirigente regionale ai Beni culturali, Mimmo Schiavo, nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Crotone, è quello di “creare un nuovo modello di sviluppo per la Calabria”. Crotone, quindi, diventa il modello da esportare nel resto della regione; un modello che punta alla valorizzazione dei beni culturali presenti in molti territori.

A spiegare come si procede stamattina ci ha pensato Giuseppe Ceraudo, professore dell’università del Salento di Lecce, responsabile tecnico delle analisi che si stanno effettuato nei siti interessati alla presenza archeologica.

In verità le analisi dei siti sono state avviate nei giorni scorsi, partendo dal quartiere settentrionale, dove attraverso le prospezioni mediante l’uso di georadar, geoelettrica e magnetometria è venuto fuori che i resti presenti sono rilevanti. Il quartiere settentrionale è quello di fronte alla ex Montedison.

Secondo i dati raccolti, “dati grezzi” quindi da approfondire con ulteriori studi, nell’area industriale di Crotone, di fronte all’ex Montedison, dovrebbe esserci un intero quartiere dell’antica città. Caseggiati e altro. “Non ci sono templi, ma sono evidenti i tracciati delle strade”.

Stamattina sono stati avviati i sondaggi anche di fronte al Comune, in piazza della Resistenza. I primi dati, anche questi “grezzi”, secondo il docente dell’università del Salento, originario della provincia di Crotone, fanno pensare ad “una situazione di grande interesse”.

Il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, e l’assessore comunale alla Cultura, Valentina Galdieri, oltre ad esprimere soddisfazione per la partenza del progetto, hanno spiegato qual è l’obiettivo finale. Si punta a creare un percorso di archeologia urbana, che parte dal quartiere settentrionale e arriva a Capocolonna. Il turistica che verrà a Crotone potrà visitare i resti dell’antica città magnogreca attraverso un percorso programmato, utilizzando una navetta e visitare siti di archeologia diffusi in tante zone della città pitagorica.

In questo progetto, frutto di un accordo tra Comune di Crotone, Regione Calabria e Mibac ci sono finanziamenti per 61.700.000 euro. Fondi Pac resi disponibili dalla Regione. Inizialmente, al tempo in cui presidente della Regione era Peppe Scopelliti, il progetto Antica Kroton aveva avuto un finanziamento di 100 milioni di euro (Fondi per il Sud). La Giunta Scopelliti destinò 35 dei 100 milioni di euro per tamponare l’emergenza regionale dei trasporti e per tappare qualche buco della sanità. 

I restanti 65 milioni sono tornati al mittente, perché al momento della scadenza dell’investimento non c’era nemmeno il progetto provvisorio. Il finanziamento era stato perso e Oliverio lo ha rivitalizzato con i fondi Pac (61.700.000). Ci sono voluti alcuni anni per sottoscrivere le schede operative e completare l’iter burocratico. Partono i cantieri e bisogna subito pensare a come impedire alla criminalità organizzata di mettere le mani sui soldi del progetto.

Pugliese ha proposto, oltre a firmare il protocollo sulla legalità di costituire in prefettura una commissione di controllo composta da magistrati e rappresentanti delle forze dell’ordine. Entro il 2013 tutte le attività dovranno essere concluse. La sfida non è facile. All’iniziativa di oggi era presente anche la consigliera regionale Flora Sculco, che ha sottolineato il ruolo positivo svolto dalla Regione Calabria. 

di Gaetano Megna per Il Corriere della Calabria


Video

https://youtu.be/GWq-shxtXjs

Dal Canale Youtube: Antica Kroton
Diretta del 30/07/2019 da Piazza Francesco Mantegna – Crotone: intervento di Archeologia preventiva per la “Valorizzazione dell’Antica Kroton” – il geo radar in azione alla scoperta del patrimonio archeologico dell’antica Kroton.


Video intervista al sindaco Pugliese da TGCal24