Si è svolta presso la sede dell’ARCI, nell’ambito delle manifestazioni natalizie del Festival XmasInvasion 2019-2020 , la mostra fotografica del Gak “Il Convento dei Cappuccini”, già presentata presso la sede dell’A.N.M.d’Italia, nel periodo maggio/giugno 2016.
La mostra è stata inaugurata il Venerdì 6 dicembre, alle ore 19,30, unitamente alla proiezione del documentario del Gak: “Il Santuario suburbano di VignaNova“, cui è seguito un dibattito.
Il video prodotto nel 2003 dal GAK, ripercorre la storia del territori che si affacciano sul fiume Neto, partendo dalla foce, nel mar Ionio, e risalendo verso le sorgenti sui monti della Sila. Testo e regia: Vincenzo Fabiani. Consulenza scientifica: Domenico MarinoConsulenza sull’itinerario: Luigi Cantafora, Domenico MarinoRiprese: Francesco ManfrediMontaggio: Gioia GalloVoce: Lucio SacconeRealizzazione: Videopiù (Crotone)
La presenza dei “Gruppi Archeologici d’Italia” in Calabria data agli anni ’70. Nel corso dell’estate 1971, 1972 e 1973 furono organizzate tre campagne di ricerca (ricognizioni e raccolta di materiali, rilievo delle strutture superstiti) nell’antico abitato di Castelmonardo, presso Filadelfia, in provincia di Catanzaro, distrutto dal terremoto del 1783.
All’iniziativa, voluta dal Comune di Filadelfia, parteciparono giovani volontari provenienti da varie regioni d’Italia e dall’Estero, sotto la direzione dell’architetto Diego Maestri, oggi docente presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Tor Vergata in Roma. I risultati dello studio sull’abitato e sui materiali architettonici e ceramici recuperati, databili ai secoli dal Medioevo in poi (1000 – 1800) sono presenti in una pubblicazione curata dallo stesso Maestri.
Dall’esperienza di Castelmonardo trasse motivo la creazione del “Gruppo Archeologico Krotoniate” (gennaio 1973).
Il Gruppo Archeologico Krotoniate ha avuto sin dalla sua fondazione, avvenuta nel gennaio del 1973, un rapporto di simbiosi col Centro Storico di Crotone, avendovi, in un vecchio edificio, la sua prima sede sociale. Qui il Gak ha continuato la sua attività per alcuni decenni e qui si sono succedute generazioni di iscritti. Il primo nucleo del Gak era costituito prevalentemente da giovani, dei quali non pochi oggi, in età matura, occupano posti nella pubblica amministrazione ed in particolare nell’ambito dei Beni Culturali.