A.W.Byvanck – Aus Bruttium (1914)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

TitoloAus Bruttium
Autore(i)
Data rilascio1919
Contenitore, TitoloBollettino dell’Imperiale Istituto Archeologico germanico, sez. romana
RiferimentiXXIX
Casa editriceLoescher & C., Roma
TipoArticolo di periodico specializzato
Classificazioni Biblioteca GAK
Categorie [Crotone],  [Kroton, la polis],  [Mappe], 
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Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 13424
Data inserimento: 15-01-2023 23:36
Data ultima revisione 16-01-2023 01:25
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/a-w-byvanck-aus-bruttium-1914/

Alexander Willem Byvanck (4 luglio 1884 a Leiden, † 16 agosto 1970 a Leiden) è stato un archeologo olandese. Dopo la laurea nel 1909, intraprese un viaggio di istruzione e ricerca attraverso l’Italia e la Grecia.1. Il suo articolo “Aus Bruttium“, pubblicato sul Bullettino dell’Imperiale Istituto Archeologico Romano2 del 1914 viene richiamato in un qualunque studio che si occupi di topografia dell’antica Kroton.

Scrive Claudio Sabbione nel 19773 che pur con difetti e limiti, agli inizi del XIX secolo, “Byvanck produce un serio tentativo di indagine topografica per uscire dalla genericità della ripetutissima notizia, desunta dalla tradizione storico-letteraria, delle mura lunghe 12 miglia, cercando di dare contenuto a tale notizia attraverso un’indagine sul terreno“.

E’ lo stesso Sabbione che, nel 1977, nel riconsiderare le ipotesi del Byvanck, alla luce delle indagini archeologiche, a precisare che le ipotesi ricostruttive del circuito murario dell’antica Kroton del Byvanck rimangono valide solo per quanto riguarda il quartiere settentrionale, sulla riva sinistra dell’Esaro; per quanto riguarda l’andamento murario centrale e meridionale, le ipotesi sono da ritenersi eccessivamente restrittive e superate. Il Byvanck riteneva, infatti, che la misura del circuito delle mura riportata da Livio fosse esagerata, e sulla scorta della critica testuale aveva corretto in VII milia i XII milia della fonte4.

Per quanto riguarda l’area settentrionale, nell’esposizione il Byvanck non chiarisce se si tratta di ipotesi verificate sul terreno e se fossero invece frutto di ricostruzioni o ipotesi, tanto più che non vi è più traccia delle mura, con torri e porte, da lui indicate, e l’ampia pianura presenta in superficie un terreno argilloso privo di frammenti antichi5. Inoltre l’abitato del quartiere settentrionale si è rivelato assai più esteso verso Nord di quanto ipotizzato da Byvanck((Claudio Sabbione – Attività della Soprintendenza Archeologica della Calabria, 1976, pp. 911-912).

Una lettura critica del testo del Byvanck è stata più di recente proposta da Tommaso Tedesco nell’articolo Alexander Byvanck, alla visionaria ricerca delle mura perdute (2020).

Il Circuito murario proposto dal Byvanck. Notare anche la topografia della città moderna ed il sistema viario al 1914.

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La Mappa di A.W.Byvanck e di C.Sabbione a confronto. Elaborazione grafica a cura di Giuseppe Celsi

Note

  1. https://de.wikipedia.org/wiki/Alexander_Willem_Byvanck[]
  2. L’Istituto archeologico germanico (Deutsches Archäologisches Institut, abbreviato in DAI) è un istituto di ricerca archeologica della Germania, https://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_archeologico_germanico[]
  3. G. Guzzo, G.Iaculli – Archeologia a Crotone, 1977[]
  4. Nota 90 in Roberto Spadea – La Topografia (di Crotone), Atti 23° CSMG,1983, p. 158[]
  5. Claudio Sabbione – Attività della Soprintendenza Archeologica della Calabria, 1976, p. 911[]