
Per l’area della Crotoniatide sono richiamati, in sintesi:
Capo Colonna / indagine in località Torre Mariedda-Quote Cimino. Un saggio di 13×10 m ha messo in luce resti di una grande piattaforma delimitata sul lato orientale e su quello meridionale da due canaletti litici. L’insieme è stato interpretato come una fontana monumentale. In un altro saggio sono state rinvenute tracce considerevoli di un’area per la lavorazione della ceramica inquadrabili in un orizzonte classico-ellenistico.
Nell’ambito di un finanziamento europeo si è inoltre indagata una vasta area tra il sagrato della piccola chiesa di Capo Colonna e la torre Nao26. Lo scavo ha messo in luce i resti di un porticato di età romana, con doppio colonnato … le cui dimensioni lasciano supporre che possa riferirsi ad un edificio pubblico della colonia marittima di Croto.
Crotone
Tra il 2014 e il 2015 sono stati effettuati tre importanti interventi a Crotone. Il primo, a ridosso del Cimitero di Crotone, ha messo in luce una limitata porzione residua di una vasta necropoli di età greca, afferente in quartiere meridionale, databile tra il IV ed il III sec. a.C., con circa 20 tombe alla cappuccina, a cassa, a cremazione e terragne.
Il secondo intervento, fra giugno e settembre 2014, ha previsto la ripresa delle indagini archeologiche nel quartiere Fondo Gesù, nell’area urbana di Crotone. Le attività di scavo hanno messo in luce una serie di strutture murarie che si inseriscono appieno nell’urbanistica della città di età greca.
Ancora a Crotone, in via dei Greci, indagini hanno interessato tutto il perimetro che sarà occupato da una clinica, ed hanno permesso di portare alla luce parte di una vasta necropoli, utilizzata principalmente dal IV al III sec. a.C.