Chiara Raimondo, Alfredo Ruga – Note su Crotone tra IV e VII secolo (2010)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

Titolo Note su Crotone tra IV e VII secolo
Autore(i)
Data rilascio 2010
Contenitore, Titolo Atti del Secondo Seminario sul Tardoantico e l’Altomedioevo in Italia Meridionale (Foggia - Monte Sant’Angelo 27-28 maggio 2006)
Riferimenti p. 219-232
Casa editrice Edipuglia srl - Bari
Tipo Atto di convegno
Classificazioni Biblioteca GAK
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Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 8264
Data inserimento: 30-06-2020 00:34
Data ultima revisione 16-01-2021 21:32
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/chiara-raimondo-alfredo-ruga-note-su-crotone-tra-iv-e-vii-secolo-2010/
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L’archeologia urbana a Crotone risale alla prima metà del XX secolo quando, durante lo scavo intermedio per costruzione di abitazioni e infrastrutture, ha iniziato ad emergere una realtà archeologica estesa, complessa e di lunga durata.
Sfortunatamente, fino agli anni ’90 la ricerca urbana si ferma qui, limitata solo alle azioni per il recupero di materiali sporadici e decontestualizzati, tranne in rari casi, spesso ancora inediti.

Dell’insediamento, tra Antichità Tarda e Altomedioevo, allo stato attuale della ricerca si conosce poco. Un contributo importante, soprattutto dal punto di vista analitico, è stato offerto da Margherita Corrado che, sotto la supervisione di Paul Arthur, ha discusso nel 1999 una tesi di Specializzazione in Archeologia all’Università della Basilicata, occupandosi di Crotone e del suo territorio tra Tardoantico ed Altomedioevo, studio parzialmente edito nel 2001.

Questo studio si è incentra sull’analisi di una selezione di materiali provenienti dai recuperi più svariati, la maggior parte non stratigrafici.

A confronto con le altre città dei Bruttii, Crotone segue un’evoluzione peculiare: partendo da un insediamento poco esteso e di importanza limitata d’epoca imperiale, nel momento in cui nelle altre città calabresi
inizia una fase di profondi cambiamenti che, anche se di complessa codificazione, dirigono verso una sostanziale parcellizzazione e/o contrazione dell’abitato, Crotone sembra al contrario ingrandirsi. Ove insistevano necropoli di II-III secolo, si sviluppano attività di vario tipo (artigianali, o comunque vi è attestazione di frequentazione). Monete e ceramiche si collocano in maggioranza tra il IV e la metà del V secolo, mentre molto più rari sono i rinvenimenti da riferire al VI-VII secolo, momento in cui al contrario, dopo un lungo silenzio durato cinque secoli, Crotone ricompare nelle fonti scritte, coinvolta come abbiamo visto nelle fasi della guerra greco-gotica. Da spiegare quindi è la crisi che sembra colpire l’insediamento tra la seconda metà del V e il VI-VII secolo.

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