D. Marino – Il Neolitico nella Calabria centro-orientale. Ricerche 1974-1990 (1993)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

Titolo Il Neolitico nella Calabria centro-orientale. Ricerche 1974-1990
Autore(i)
Data rilascio 1993
Contenitore, Titolo Annali della Facoltà di Lettere dell'Università di Bari
Riferimenti XXXV-XXXVI, pp. 21-101
Tipo Articolo di periodico specializzato
Classificazioni Biblioteca GAK
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Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 8072
Data inserimento: 01-06-2020 17:30
Data ultima revisione 04-01-2021 01:40
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/d-marino-il-neolitico-nella-calabria-centro-orientale-ricerche-1974-1990-1993/
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Storia degli Studi

I rinvenimenti archeologici più antiche nel crotonese sono relativamente recenti. Nel 1971 a Capo Alfiere, presso Crotone, venne individuato da S. Salvatori un insediamento preistorico che restituì una piccola quantità di ceramiche impresse attribuite dallo scopritore allo Stile di Stentinello.
Successivamente, nel 1975, Claudio Sabbione segnalò un altro insediamento nella zona di Crotone, il sito di Soverito, dove furono rinvenute ceramiche impresse e stentinelliane, insieme a ceramiche dello Stile di Diana. Successive ricerche permisero di individuare la presenza di ceramiche bicromiche e dello Stile di Serra d’Alto.

Sempre nei primi anni ’70 A.J. Ammerman, nell’ambito di un progetto più ampio sul Neolitico in Calabria, coordinò alcune «surveys» nella zona di Crotone.

È del 1982 l’individuazione, ad opera di Domenico Marino, della presenza di ceramiche impresse, stentinelliane e dello Stile di Diana in località Vrica, alla periferia Sud dell’abitato di Crotone.

A partire dal 1983 vengono svolte nel territorio di Crotone alcune campagne di ricognizioni da parte dell’équipe di J.C. Carter. Nell’ambito di questa attività vengono individuate alcune aree con presenza di siti neolitici.

Nel 1987, gli scavi della Missione Archeologica della University of Texas at Austin a Capo Alfiere, mettono in luce una imponente struttura riferibile al Neolitico stentinelliano.

Dall’inizio degli anni ’80 si intensificano le ricerche nella Calabria centro-orientale ad opera dello scrivente e, successivamente, di altri ricercatori coordinati da A. Geniola. Vengono individuati numerosi insediamenti preistorici ed intrapreso lo scavo sistematico del sito di Soverito-Corazzo.


Dopo questa pubblicazione, successivi scavi, studi e ricerche hanno portato ad assegnare al Neolitico circa ottanta siti nella Provincia di Crotone, anche se per taluni di questi gli elementi i dati a disposizione ne consentono una collezione incerta. La lettura complessiva di questi dati comporta che la distribuzione delle testimonianze del Neolitico non è omogenea: allo sporadica presenza di insediamenti nel settore occidentale lungo la dorsale pre-silana, e a modesti nuclei localizzati sui primi rilievi tra il Fiumenicà e la valle del Neto, si contrappone la massiccia concentrazione di siti nella posizione meridionale del territorio, tra l’Esaro ed il Tacina, in particolar modo nei terrazzi di Crotone, Cutro ed Isola Capo Rizzuto [Medaglia 2010].


Il Neolitico nel territorio di Crotone: considerazioni preliminari


Le ricerche di Domenico Marino sul Neolitico e più in generale sulla Preistoria e la Protostoria del territorio crotoniate hanno avuto inizio nel 1974 nell’ambito delle attività promosse dal Gruppo Archeologico di Crotone, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica della Calabria.

Dal 1979 si sono svolte con il coordinamento scientifico della Cattedra di Paletnologia dell’Università degli Studi di Bari. Si sono poi sviluppate e ampliate in riferimento alla redazione della Tesi di Laurea in Paletnologia presso l’Università degli Studi di Bari e della Tesi di Specializzazione presso la Scuola Nazionale di Archeologia di Roma.

I dati delle ricognizioni svolte in questi anni, uniti a quelli ricavati dallo studio dei materiali inediti conservati presso il Museo Archeologico Statale di Crotone, formano l’oggetto di questa pubblicazione.

L’area dove sono state operate la maggior parte delle ricognizioni è compresa tra il fiume Esaro e la città di Crotone a Nord e il vallone del Dragone ad Ovest, mentre i limiti orientali e meridionali sono dati dal mare Jonio.

Carta di distribuzione dei siti del Neolitico del territorio di Crotone
Tav. 2: Carta di distribuzione dei siti del Neolitico del territorio di Crotone in relazione a cinque periodi: Mesolitico, Stentinello, Serra d’Alto, Diana e Piano Conte/ Gaudo.
Con (?) sono indicati alcuni siti di incerta attribuzione.
Rif. Domenico Marino – Mappa dei siti Neolitici nel crotonese (1993)