SINTESI DEL TESTO CON ANNOTAZIONI
Tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo gli archeologi francesi rinvennero, in vari punti del santuario di Apollo a Delfi, tredici frammenti di una base monumentale realizzata per sostenere un altrettanto monumentale anathema. Più precisamente, i frammenti lapidei furono ritrovati a est dell’altare di Apollo, presso il lato meridionale del thesauros degli Ateniesi, nell’agorà romana e nei pressi del peribolo orientale dell’area sacra. In seguito si è riconosciuto il punto dell’originaria collocazione dell’ex-voto a est del tempio e dell’altare di Apollo, in corrispondenza della base SD408.
Tralasciando i dettagli descrittivi ed interpretativi, alcuni particolari chiamano un’emissione argentea crotoniate, datata al 420 a.C. circa, raffigurante al R/l’uccisione del serpente Pizio da parte di Apollo fanciullo presso un grande tripode: si tratterebbe, secondo alcuni, di un richiamo iconografico al gruppo bronzeo di Apollo e Pitone commissionato dai Crotoniati a Pitagora di Reggio nel primo quarto del V secolo a.C. (Plin., N.H., XXXIV, 59) né si esclude che tale gruppo possa essere stato donato a Delfi e identificarsi proprio con la base in oggetto.
Secondo Lacroix e Holloway la base potrebbe aver ospitato il gruppo di Pitagora, considerando che Plinio non dice esplicitamente che esso si trovava a Crotone e che lo scultore reggino è attivo nei grandi santuari panellenici di Delfi e Olimpia.
L’ultima assise circolare della base, marmorea e decorata con un fregio ionico a ovuli (kymation), reca un’ iscrizione frammentaria in alfabeto focidese in cui è da riconoscere la dedica dell’ex-voto al dio. Il possibile testo integrato delle lettere mancanti sembra essere:
in ragione della storica vittoria riportata dalla città achea su Sybaris nel 510 a.C.. L’autore ritiene scorretta la teoria dei primi editori che riconoscevano nel monumento la base della statua dell’atleta krotoniate Faillo citata da Pausania nella Periegesi (X, 9, 2).
La collocazione del tripode così vicino all’altare del dio, è in una posizione di evidente prestigio, che tiene conto dell’importanza di Apollo per la città di Kroton, in relazione al mito della fondazione, e perciò sono quasi ovvie le motivazioni per la scelta della dedica di un tripode monumentale nel grande santuario panellenico.
La datazione dell’offerta al secondo quarto del V secolo è sembrata più consona ai dati archeologici, nonché alle caratteristiche epigrafiche del testo di dedica. Se poi la base in questione sorreggeva, come è stato suggerito, il gruppo statuario di Pitagora di Reggio raffigurante la Pitoctonia, la datazione al 475-470 a.C. risulterebbe ancora più appropriata.