L’analisi, presentata, in termini preliminari, è relativa la ricerca che da anni è stata affidata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria sulla moneta di scavo a Crotone.
L’analisi, che in questa sede viene sviluppata limitatamente alle fasi più antiche, con solo qualche cenno finale agli sviluppi successivi, da Augusto all’età moderna, ha preso in considerazione la moneta (di ogni epoca) ritrovata negli interventi degli ultimi anni nei siti crotoniati che hanno visto moderna attività edilizia.
Le aree esplorate e che hanno restituito moneta di ritrovamento isolato – di norma affrontate con interventi di emergenza – sono periferiche rispetto al nucleo centrale cui si ridusse la città in età romana, sul quale insiste l’attuale centro storico e che finora è stato rispettato dal rinnovamento edilizio. Tali aree hanno avuto generalmente un insediamento urbano solo in età greca, passando talvolta ad un utilizzo come necropoli in età romana imperiale (dopo forse una fase di abbandono), per poi venire in parte rioccupare in termini edilizi solo nella tarda antichità.
Sono stati registrati episodici fenomeni di occupazione edilizia medievale, con materiali che sono rimasti però marginali nell’analisi di oggi. Alcuni siti sono pertinenti al territorio suburbano, il più vicino alla città (Vignanova) .