ABSTRACT. Le popolazioni indigene della Calabria hanno reagito in vari modi alla colonizzazione greca della seconda metà dell’VIII secolo a.C. In molte zone il tessuto insediativo è stato completamente azzerato dallo stanziamento di gruppi più evoluti e più forti militarmente. In altre aree, invece, più distanti dalle prime fondazioni coloniali, gli indigeni hanno reagito positivamente, dando luogo a concentrazioni insediative più strutturate e di maggiori dimensioni, tra i 20 ed i 40 ettari, come S.Nicola di Amendolara, tra Siris e Sibari, le Murgie di Strongoli, tra Sibari e Crotone, e Temesa, sulla costa tirrenica.
Quando poi, tra la metà del VII e gli inizi del VI secolo a.C., anche questi centri sono venuti a cadere nell’orbita delle maggiori colonie greche, Sibari e Crotone, all’apice del loro potere, sono sorti miti locali, quelli di Polites, Epeo e Filottete, che conservano le tracce del primo confronto conflittuale tra gli indigeni ed i greci.