Giuseppe Roma, Paesaggi della Calabria tardoantica e medievale (2005)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

Titolo Paesaggi della Calabria tardoantica e medievale: fonti scritte e documentazione archeologica
Autore(i)
Data rilascio 2005
Contenitore, Titolo Atti del Primo Seminario sul Tardoantico e l'Altomedioevo in Italia Meridionale, Foggia 12 - 14 febbraio 2004
Riferimenti Insulae Diomedeae p. 585-608
Tipo Atto di convegno
Classificazioni Biblioteca GAK
Visualizza o scarica
Sono proposte una o più fonti di consultazione della pubblicazione. Un click sul bottone aprirà il documento in una nuova finestra
Ricerche correlate nel web
Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 5313
Data inserimento: 27-01-2020 02:14
Data ultima revisione 17-01-2021 00:52
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/giuseppe-roma-paesaggi-della-calabria-tardoantica-e-medievale-2005/
Copertina" >

ABSTRACT. Questo pubblicazione intende esaminare il territorio della Calabria settentrionale durante il periodo della tarda antichità e dell’alto Medioevo attraverso l’analisi di ogni tipo di insediamento: sistema viario, aree urbane, rurali, religiose, militari e produttive, indagando le dinamiche demografiche e il processo di assestamento, usando i tradizionali metodi storici e archeologici supportato da altre metodologie come studi topografici e suggerimenti di toponomastica.

Durante l’età romana il terriorio del Bruttium aveva un sistema stradale ad alta efficienza e lunga distanza, creato principalmente per esigenze militari di controllo territoriale. Le strade più importanti, via Annia (o Popilia), strada costiera Tirrenica e strada costiera Ionica, e collegavano la città di Roma con i principali centri della Regio Lucania et Bruttii. L’esistenza di queste strade è attestata dalle presenza di molte città e numerose stazioni itinerarie che si insediarono nei territori ai margini delle strade, e che in seguito migliorarono e ampliarono i servizi con le terme verso la fine del periodo antico.

Dopo la fine dell’impero romano il sistema stradale andò in rovina e si verificò la scomparsa di alcune città e stazioni itinerarie costiere, insieme al progressivo spostamento delle persone verso i luoghi elevati, e ciò causò lo spostamento del sistema viario dalle coste verso l’interno.

Tuttavia, durante il Medioevo le vie costiera e l’antica via consolare Reggio-Capua vennero utilizzate quando i territori della Calabria furono attraversati da pellegrini cristiani. Dall’alto Medioevo, i monasteri, le chiese, gli hospitales costituirono un sistema di pubblica accoglienza, sostituendo le antiche stationes romane, e diventando così punto di riferimento per la riorganizzazione del territorio. Alcune delle città antiche soprassero divenendo sedi episcopali, mentre altre cessano di esistere come centri urbani.

Dopo la conquista longobarda vennero installate nel territorio della Calabria settentrionale maestose fortificazioni, costruite per difendere i confini e usate dalle persone per ripararsi in caso di pericolo. Durante l’X-XI secolo, sotto il dominio bizantino, a queste fortificazioni si aggiunsero monasteri fortificati con ampi domini territoriali.