Gregorio Aversa – Definizione dell’architettura arcaica degli Achei d’Occidente (2019)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

TitoloDefinizione dell’architettura arcaica degli Achei d’Occidente
Autore(i)
Data rilascio2019
Contenitore, TitoloAtti Congresso Gli Achei in Grecia e in Magna Grecia: nuove scoperte e nuove prospettive - 10-11/10/2016, Egio (Greece)
Riferimentip. 201-222
Casa editriceScuola Archeologica Italiana di Atene
TipoAtto di convegno
Classificazioni Biblioteca GAK
Categorie [Cirò],  [Crotone],  [Kroton, Le Aree Sacre], 
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Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 7925
Data inserimento: 21-05-2020 01:35
Data ultima revisione 17-01-2021 00:54
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/gregorio-aversa-definizione-dellarchitettura-arcaica-degli-achei-doccidente-2019/

Riassunto. Alla luce delle più recenti scoperte effettuate in Magna Grecia, è oggi possibile tentare un aggiornamento delle tematiche riguardanti l’architettura degli Achei d’Occidente, in linea con l’impostazione fornita da Dieter Mertens.

Da un lato, i ritrovamenti dei contesti della Sibari arcaica effettuati sotto la plateia di Thurii/Copia tra Porta Nord e Parco del Cavallo, dall’altro, nuove e vecchie scoperte avvenute nell’abitato di Crotone e nel limitrofo Santuario di Hera Lacinia consentono di avere un quadro più organico da mettere a confronto con le problematiche terrecotte architettoniche provenienti dai santuari di Olimpia e Delfi che Christian Le Roy nel 1967 aveva intuitivamente (e giustamente} attribuito a produzioni di fabbriche occidentali, pur non usufruendo all’epoca di un riscontro diretto e puntuale.

Per quanto sporadiche, le attestazioni oggi disponibili forniscono elementi per tentare di definire in modo più esauriente quella fase alto-arcaica dell’architettura achea che, rivelando un’attività dinamica e strettamente interconnessa tra gli ambienti sibarita e crotoniate, dimostra un carattere ben più maturo di quanto potesse apparire un tempo.