“Questo lavoro di ricerca punta a delineare l’evoluzione di un raffinato sistema di rivestimento di matrice ionico-ellenica, presumibilmente tradotto in terracotta dall’edilizia tardo-classica greco-occidentale ed assimilato poi dal mondo italico, che dovette godere di un favore senz’altro superiore a quanto farebbe supporre il numero limitato di pezzi finora noti.
L’odierna Calabria centro-meridionale ha infatti restituito, in tempi e circostanze diversi, una modesta quantità di laterizi quadrangolari decorati a bassorilievo e accomunati da una breve fascia esterna in sottosquadro. Mancando sia di fori di fissaggio sia di residui di malta o di altro legante steso sul dorso liscio, difficilmente si può ritenere che le lastre fittili in oggetto abbiano svolto la funzione di rivestimento come sime o siano state inserite in un fregio parietale
Più plausibile è invece postulare un loro uso con alloggiamento in un cassettonato, ottenuto mediante il semplice appoggio dei listelli laterali ribassati, nascosti alla vista, sull’intelaiatura lignea portante”.
Il territorio su cui si indaga è da riferirsi a Crotone a Sellia Marina (CZ), Marcedusa (CZ), Serre d’Altilia (KR), ed ai materiali che provengono dal settore occidentale dell’abitato italico di Mella, in agro di Oppido Mamertina (RC)