Alata o senza ali, ma comunque identificabile dalla scritta NIKA, o Nike, risulta essere il soggetto più frequentemente rappresentato sulla moneta dei Brettii. Nelle aree Magna Graecia e Sicilia l’iconografia riguardante Nike – sia alata che senza ali – coincide con l’iconografia delle Personificazioni delle Città, o Ninfe eponime.
Nella duplice funzione di Sposa del Governatore e Madre dei cittadini, mostra caratteri iconografici e ideologici derivati dalle figure delle Grandi Dee Madri Orientali e, in particolare, dall’Afrodite fenicio-cipriota.
L’analisi diacronica e diatopica delle iconografie di Nike e dei relativi simboli dimostra come la Nike brettia abbia trovato il suo modello più diretto in Nike / Terina1.
Nel testo viene anche esaminato il tipo iconografico del “Dio fluviale nell’atto dell’aposkopein”, che ritroviamo in un particolare caso rappresentare il fiume di Kroton, l’Aisaros.
Nike è presente in diverse emissioni monetarie di Petelia, anche se poco esaminate in questo studio, ma classificate in Bonacci-Magarò – La monetazione di Petelia, 2011, tra le quali:
- testa Ares – Nike alata
- Zeus Keraunios – testa diademata di Nike
- testa barbuta di Ares – Nike stante a che incorona un trofeo di guerra
Note
- Terina è stata una colonia di Kroton sulla costa tirrenica, non lontano da Sant’Eufemia Vetere, fondata presumibilmente dopo la vittoria di Crotone su Sibari del 510 a.C., per estendere il proprio dominio sulla costa tirrenica e garantirsi il completo controllo dell’istmo di Catanzaro. Dopo il 356 a.C. Terina venne conquistata dai Brettii, dominazione che prosegue ininterrotta fino all’occupazione romana del 272 a.C. – tranne le brevi parentesi della campagna di Alessandro il Molosso intorno al 330 a.C. e della conquista del tiranno di Siracusa Agatocle. Terina venne distrutta da Annibale nel 203 a.C..[↩]