Sommario
Estratto dalla Tesi di Dottorato
CAPITOLO 6. LA PIENA ETÀ ARCAICA -6.5.4. Crotone (Tav. 12.1)
Sempre in area achea, la città di Crotone fornisce cospicue tracce per un inquadramento topografico dei suoi impianti artigianali. In particolare, a un orizzonte della metà del VII sec. a.C. è ascrivibile la prima fase di utilizzo di un impianto per la lavorazione e la cottura di coppe a filetti di produzione locale situato nell’area del quartiere centrale, in particolare nei pressi del Campo sportivo 1.
Tale installazione si colloca pertanto all’interno dell’abitato, come le altre note per questa fase e conosce più fasi di sfruttamento: come mostra la cronologia dei materiali rinvenuti le altre due fasi vanno dalla seconda metà del VI agli inizi del V sec. a.C. e dalla seconda metà del IV sec. ai primi anni del III sec. a.C.
Altri contesti di VII sec. a.C. sono stati localizzati non distante da questa zona: uno in via Cutro2 è descritto come un vero e proprio laboratorio che ha conosciuto diverse fasi di utilizzo a partire dalla fine del VII sec. a.C.; l’altro è stato intercettato in via Bologna durante gli scavi del Padiglione di Microcitemia, quindi nei pressi delle strutture ospedaliere, e consiste in una casa con fornace.
A proposito di quest’ultimo, in un resoconto datato al 1994, E. Lattanzi pubblicava la foto di una struttura identificabile con un forno da vasaio di età arcaica rinvenuto nella zona dell’Ospedale Civile, menzionando inoltre nella stessa area la presenza di altre installazioni più tarde destinate alla cottura dei vasi3. Il contesto è stato poi pubblicato interamente e il forno sembra essere integrato all’interno di un sistema più ampio, a vocazione residenziale oltre che produttiva4.
Anche a Crotone quindi, nella fase arcaica, si trovano a convivere sia officine vere e proprie, cioè spazi che possiamo pensare come specificamente destinati alla produzione di vasellame, che case-bottega, analogamente a quanto visto a Naxos e a Sibari.
Non sappiamo molto invece della produzione nei pressi dei santuari extraurbani, che è stata ipotizzata per il santuario di Capo Colonna da G. Aversa a seguito del rinvenimento di una matrice per antefisse 5.
CAPITOLO 7. L’ETÀ CLASSICA (V-IV SEC. A.C.) – 7.7.3. Crotone (Tav. 12.1.)
Nella città di Crotone, una certa continuità nell’occupazione dell’area situata nei pressi del Campo Sportivo e dell’Ospedale a fini produttivi è testimoniata da un lato dall’attività del già menzionato laboratorio scavato negli anni 1978-796, che conosce una fase della seconda metà del IV sec. a.C. e, dall’altro, dalle tracce di un altro laboratorio individuato a ridosso di via Cutro nel 1981, a Nord del Campo Sportivo7. Gli scarti di fornace e i distanziatori rinvenuti in situ farebbero propendere per datare l’attività produttiva alla seconda metà del IV sec. a.C.
Infine, un laboratorio identificato nell’area di Campitello e i cui scarti di produzione si datano ancora nella prima metà del IV sec. a.C. si trovano non distanti dall’area in questione, ma più verso Est.
Questo conferma l’idea che la città abbia individuato al suo interno, fin dal VII sec. a.C., un’area più adeguata alla produzione della ceramica, per una serie di circostanze pratiche come la disponibilità di risorse, di spazi, o la vicinanza ai principali luoghi di vendita. Non va dimenticato infatti che l’area in cui si trovano le officine non risulta distante da quella dove è stato ipotizzato che si estendesse l’agorà della città antica8.
BIBLIOGRAFIA
AVERSA 2006 = Aversa G., ‘Ionismo e ionismi. Le terrecotte architettoniche dell’Heraion lacinio’, in Edlund-Berry I. – Greco G. – Kenfield J.F. (a cura di), Deliciae Fictiles 3. Architectural Terracottas in Ancient Italy. New Discoveries and Interpretations. Proceedings of the International Conference held at the American Academy in Rome, November 7-8, 2002, Oxford 2006, 252-258.
CERCHIAI 2001 = Cerchiai L., ‘Locri Epizefiri’, in Cerchiai L. – Jannelli L. – Longo F., Città greche della Magna Grecia e della Sicilia, Verona 2001, 90-103.
LATTANZI 1995 = Lattanzi E., ‘L’attività archeologica in Calabria nel 1994’, Atti Convegno Studi Taranto 34, 1994, 743-744.
SPADEA 1984 = Spadea R., ‘La topografia’, in Atti Convegno Studi Taranto 23, 1983, 119-166
VERBICARO 2010 = Verbicaro G., ‘Aree produttive a Crotone fra il VII e il III sec. a.C.’, in Lepore L. – Turi P. (a cura di), Caulonia fra Crotone e Locri, Atti del Convegno Internazionale, Firenze, 30 maggio – 1 giugno 2007, Firenze 2010, 227-241
VERBICARO – RACHELI et alii 2005 = Verbicaro G. – Racheli A. – Spadea R., ‘Ricerche sull’edilizia domestica in Magna Grecia’, Siris 6, 2005, 5-26.
Note
- VERBICARO 2010, 229-230, figg. 16.5-11; infra Cat. Scheda N.55[↩]
- Per la topografia della città, cf. SPADEA 1984, 119-166, e per la produzione della ceramica, ibid. 128, 139-140, tavv. X e XII.[↩]
- LATTANZI 1995, 743-744.[↩]
- G. Verbicaro in VERBICARO – RACHELI et alii 2005, 7-18 (in part. 11, fig.9). Cat. Scheda N.56.5[↩]
- Cf. AVERSA 2006, 254, 259, figg.25.2, 25.9.[↩]
- Cf. infra Cat. Scheda N.55.[↩]
- VERBICARO 2010, 232, fig.16.1.[↩]
- CERCHIAI 2001, 114-129[↩]