La ceramica oggetto del presente contributo proviene da una indagine condotta dalla prof.ssa Lucia Lepore nel centro urbano della moderna città di Crotone, in un settore che ricade nella più ampia area delle ex Ferrovie Calabro-Lucane, esplorata a più riprese dalla Soprintendenza insieme al cantiere della Banca Popolare Cooperativa posto più a nord.
I più antichi materiali rinvenuti nel sito risalgono all’ultimo quarto dell’VIII secolo a.C., mentre le prime strutture rintracciabili appartengono alla fine del VII secolo a.C. Il loro orientamento N-S corrisponde a quello che nel settore verrà riproposto dalle edificazioni di fine VI-inizi V sec. a.C., vale a dire dai muri limite del tracciato viario π1-4 sul versante occidentale e α1, α3 e γ su
quello orientale.
Il materiale tardogeometrico corinzio consente di far risalire le prime presenze greche nel quartiere della colonia analizzato all’ultimo quarto dell’VIII secolo a.C., in corrispondenza con la data di fondazione ‘alta’ tradita da parte della storiografia antica per la ktisis della polis.
Il quadro d’insieme della ceramica attribuita a produzioni greche coloniali, in conclusione, offre l’immagine di un artigianato impegnato fin dai primi anni di vita della colonia nella creazione di prodotti a fortissima componente corinzia, com’era naturale che fosse vista la predominanza di questo tipo di commercio in ambito coloniale per la fase arcaica, con una nicchia riservata a elaborazioni che risultano maggiormente autonome poiché ispirate a modelli differenziati e non sempre, o non solo, greci.