Paolo Orsi – Antichità pre- e protostoriche della Calabria (1913)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

TitoloAntichità pre- e protostoriche della Calabria
Autore(i)
Data rilascio1913
Contenitore, TitoloBullettino di Paletnologia Italiana
RiferimentiSrie IV - Tomo VIII Anno XXXVIII
TipoArticolo di periodico specializzato
Classificazioni Biblioteca GAK
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Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 13676
Data inserimento: 15-04-2023 13:24
Data ultima revisione 15-04-2023 14:05
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/paolo-orsi-antichita-pre-e-protostoriche-della-calabria-1913/

Racconta Paolo Orsi che “Nei miei frequenti giri in Calabria, nell’esame di collezioni pubbliche e private, nel contatto con antiquari e scavatori mi ha singolarmente colpito la scarsezza di materiali pre e protostorici, soprattutto del periodo litico. La Calabria è estremamente povera di selce, mentre vi abbondano in quantità veramente strabocchevole ciottoli di rocce durissime, trainati dalle fiumare, dai quali era agevole ricavare ascie di ogni maniera. E tutti conoscono la ricchissima collezione di ascie ealabresi formata da Dom. Lovisato necl suo lungo soggiorno a Catanzaro. Tutto sommato io penso che tale apparente scarsezza di manufatti litici dipenda di preferenza da difetto di osservazione e di studio, non essendovi oggi in tutta la Calabria un solo cultore degli studî paletnologici all’infuori dell’ing. Foderaro di Catanzaro. Per contribuire a colmare in qualche modo queste lacune, mi è parso utile comunicare ai lettori del Bullettino pochi appunti paletnologici desunti dai miei taccuini di viaggi calabresi, e limitati a materiali inediti“.

Dai vari luoghi citati dall’Orsi, richiamiamo la sola parte riguardante Strongoli e Girifalco.

  1. Strongoli-Petelia. L’alto colle di Strongoli corrisponde al sito dell’antica Petelia, e lo provano dei magnifici titoli romani colà trovati. Ma la città Brezzia preesistente alla greca ed alla romana, se pur aveva la sua acropoli ed il nucleo principale là dov’è la moderna Strongoli, si estendeva coi suoi abituri e con gruppi di capanne anche nella terrazza denominata Pianetti. Da questa regione ho notizia di lance in bronzo, una delle quali piccola (1 cm. 10 1/2) venne da me acquistata, ed una molto lunga è infilata come cuspide sull’asta della bandiera municipale (sic.). Mi si assicurò che anche la contrada Quercie del Rosso abbia dato armi di bronzo. Tutto ciò è indizio di uno strato analogo a quello di Canale-Tanchina (Ndr.: si sta riferendo alla necropoli nell’area di Locri-Epizefiri di cui ha parlato al punto 6 dello stesso articolo).
  2. Girifalco (Catanzaro). Il march. Arm. Lucifero ha depositata la sua raccolta archeologica nel nascente Museo Civico di Cotrone. Il gruppo più notevole è la tomba eneolitica di Girifalco della quale si è già brevemente occupato il Bullettino (XXVIII, p. 56), ma che merita una speciale nota con illustrazioni, per la quale io sto ammanendo il materiale.