Si presenta il primo quadro delle presenze archeologiche, databili in particolare al VI secolo, presenti nel comprensorio a nord di Crotone, tra le fiumare del Lipuda e del Fiumenicà. Tale materiale è stato recuperato in gran parte nel corso di scavi non regolari, ma è, finora, l’unica documentazione relativa a tale periodo cronologico in questa zona.
Gli insediamenti pertinenti alle piccole necropoli, cui appartengono i corredi sommariamente descritti, appaiono essere dislocati lungo le vie di penetrazione verso l’entroterra silano e, comunque, preferibilmente sulla linea di colline poco rilevate, immediatamente dietro la linea di costa.
I corredi denunciano uno stato di notevole benessere sociale con gioielli di particolare rilievo, rappresentati da orecchini d’argento a cono e, soprattutto, da fibule rotonde con bractea aurea, che arricchiscono il catalogo di questo particolare tipo di materiale, in gran parte reperito in Calabria (Siderno, Tiriolo).
I collegamenti con la Sicilia e con il medio Adriatico suggeriscono una vivacità del mercato in questo tempo, che non pare essere stato funestato, per il comprensorio Lipuda-Fiumenicà, da particolari eventi quali guerre o epidemie.
Le ricognizioni non hanno al momento permesso di distinguere alcuna traccia degli abitati. Con ogni probabilità essi dovevano essere costruiti con materiale deperibile.