ABSTRACT. Questo contributo è dedicato alla circolazione monetaria in Calabria sotto il dominio romano. Generalmente siamo d’accordo sul fatto che la maggior parte delle zecche in Magna Grecia (Cosentia, Crotone, Petelia e Locri) hanno terminato la loro attività dopo la fine della seconda guerra punica e che le valute emesse dai principali nemici di Roma, i Cartaginesi e i loro alleati, i Bretti, sono rapidamente scomparse dalla circolazione; solo Rhegium avrebbe continuato a emettere monete.
Lo scopo di questo studio sistematico è di esaminare il denaro in circolazione durante la romanizzazione dell’ager Bruttius. In questo saggio, si identificano i reperti (isolati, siti, tombe o tesori) scoperti in Calabria, che contengono valute o pezzi romani negli eventi emersi in Calabia in età romana.
L’analisi mostra che la valuta romana è un elemento importante ma non esclusivo nella circolazione monetaria dopo la fine della seconda guerra punica.
La distribuzione di reperti monetari riflette l’immagine di una circolazione di carattere “misto”. Le monete emesse dalle colonie di Copia e Valentia, nonché dalla città di Rhegium, svolgono un ruolo significativo. Inoltre, l’evidenza stratigrafica del sito Oppido Mamertina suggerisce che la Pentonkia di Rhegium e Mamertine, generalmente attribuita al tempo della seconda guerra punica, continuò a circolare fino al I° secolo a.C..