Tabulae Peutingerianae – Calabria et Bruttius (Riproduzione 1619)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

Titolo Calabria et Bruttius
Autore(i)
Data rilascio 1619
Contenitore, Titolo Tabulae Peutingerianae
Tipo Mappa
Classificazioni Biblioteca GAK
Categorie [Mappe], 
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Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 8259
Data inserimento: 29-06-2020 21:06
Data ultima revisione 17-01-2021 18:55
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/tabulae-peutingerianae-calabria-et-bruttius-riproduzione-1619/
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Estratto dalla riproduzione della Tabula Peutingeriana realizzata nel 1619 da Petrus Bertius.

La Tabula Peutingeriana è una copia del XII-XIII secolo di un’antica mappa romana che mostra le vie militari dell’Impero romano. Deriva da un manoscritto del XIII secolo, che avrebbe riprodotto verso il 1265 un documento più antico. Porta il nome dell’umanista e antichista Konrad Peutinger (1465-1547). Nel 2007 è stata inserita dall’UNESCO nel Registro della Memoria del mondo.

La Tavola è composta da 11 pergamene riunite in una striscia di 680 x 33 centimetri. Mostra 200.000 km di strade e la posizione di città, mari, fiumi, foreste, catene montuose. Non è una proiezione cartografica, quindi non permette una rappresentazione realistica dei paesaggi né delle distanze, ma non era questa l’intenzione di chi l’aveva concepita. La carta va piuttosto considerata come una rappresentazione topologica, una sorta di diagramma come quello di una metropolitana, che permetteva di muoversi facilmente da un punto ad un altro e di conoscere le distanze fra le tappe.

Si pensa che la sua redazione fosse finalizzata ad illustrare il cursus publicus (cioè la rete viaria pubblica sulla quale si svolgeva il traffico dell’impero, dotata di stazioni di posta e servizi a distanze regolari, che era stata appunto riordinata da Augusto). Si ritiene aggiornata fino al IV sec., poiché riporta città di Costantinopoli, che fu fondata il 328 d.C., ma mantiene anche Pompei, non più esistente a quella data perchè distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. D’altra parte, vi sono indicate alcune città della Germania inferiore che furono distrutte e abbandonate dopo il V secolo.


L’estratto che pubblichiamo riporta le province della Calabria (cioè l’attuale Puglia) ed il Bruttius (cioè l’attuale Calabria), secondo la denominazione utilizzata in età romana fino all’età protobizantina (VII sec.).

Si evidenzia la presenza di 2 Temsa, una sul tirreno (Temesa), l’altra in Sila Greca (forse Longobucco). Mancano alcune statio riportate nell’itinerario Antonino, tra cui Paternum (Torretta di Crucoli) e Meto.


Sulla base dell’identificazione dei seguito a seguito di informazioni storico-archeologiche e della potenziale identificazione geografica dei luoghi indicati nella Tabula, sono state realizzate delle versioni moderne interattive, tra le quali segnaliamo:

  • Omnis Viae (riporta solo i luoghi della Tabula di Peutinger)
  • Vici.org (riporta tutti i luoghi archeologici noti e le strade)