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La lamina aurea orfica di Petelia

Introduzione A partire dalla prima metà dell’Ottocento, e fino ad anni recenti, sono state rinvenute, in vari sepolcri della Magna Grecia, di Creta e della Tessaglia, alcune sottilissime lamine d’oro, databili fra il IV e il II secolo a.C., che recano le «istruzioni destinate a guidare nel suo itinerario oltremondano l’anima che è stata debitamente … Leggi tutto

Il territorio e le città di Filottete, tra archeologia e mito.

Il territorio settentrionale della Crotoniatide, dal Neto fino al Fiumenicà, è spesso indicato come il «territorio di Filottete». E’ un comprensorio nel quale emerge una straordinaria frequentazione indigena, che senza cesure a livello cronologico, risale dalle prime fasi del Bronzo Medio sino ad Età Ellenistica. Le risultanza archeologiche Durante il Bronzo Medio (dal 1.700 a.C. … Leggi tutto

Il Mito di Filottete

Filottete (gr. Φιλοκτητησ – lat. Philoctetes), eroe mitologico greco, notissimo fin dall’epoca omerica per essere il depositario dell’arco e delle frecce di Herakles. Filottete da Melibea Figlio di Peante e Demonassa (o Metone, secondo un’altra versione), era originario della penisola di Magnesia in Tessaglia((La Magnesia è una regione storica della Grecia, patria di vari personaggi mitologici, quali Giasone, … Leggi tutto

Video “Itinerario lungo il fiume Neto”

Il video prodotto nel 2003 dal GAK, ripercorre la storia del territori che si affacciano sul fiume Neto, partendo dalla foce, nel mar Ionio, e risalendo verso le sorgenti sui monti della Sila. Testo e regia: Vincenzo Fabiani. Consulenza scientifica: Domenico MarinoConsulenza sull’itinerario: Luigi Cantafora, Domenico MarinoRiprese: Francesco ManfrediMontaggio: Gioia GalloVoce: Lucio SacconeRealizzazione: Videopiù (Crotone)

Strongoli / Mausoleo romano detto “Pietra del Tesauro” o “del Tesoro”

Strongoli Pietra del Tesauro, 15-04-2009

A sud della Marina di Strongoli, in località Pizzuta di Giunti, a pochi metri dalla strada provinciale e non molto distante dal fiume Neto troviamo la Pietra del Tesauro, un mausoleo di età romana a forma di parallelepipedo in mattoni rossi; la camera è interrata e della porta d’ingresso non restano tracce.

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La ‘Brettia Ionica’ e la ‘Brettia Crotoniatide’

Premesso che dell’etnogenesi, del territorio occupato in Calabria e dell’organizzazione politica dei Brettii tra il IV ed il III sec. a.C. si è già parlato in altro articolo, e che le conoscenze su questo argomenti sono tutt’altro che definitive((Vedere a tal proposito, ad esempio il libro di Pier Giovanni Guzzo – Storia e cultura dei Brettii (2019), del quale sono esposte alcuni concetti nell’articolo “Guzzo e i cantoni dei Brettii: la Calabria tra Magna Grecia, Annibale e Roma (2020)”)), nel seguito saranno esaminate le condizioni di insediamento lungo l’area costiera dello Ionio centro-settentrionale, che – per quanto riguarda lo studio dell’Archeologia e della Storia dei Brettii – può essere suddivisa in due macro-aree:

  • la prima (Brettia Ionica) va dalla parte più meridionale del territorio di Rossano fino al fiume Neto.
  • la seconda (Brettia Crotoniatide) va dal fiume Neto fino all’Ancinale (nel territorio di Satriano nella parte meridionale della Provincia di Catanzaro)

Più che suddivisione amministrativa-politica, ovvero una rappresentazione della federazione Brettia e della suddivisione in cantoni, organizzazione supposta ma mai del tutto dimostrata((Vedere a tal proposito il libro di P.G. Guzzo e l’articolo citati nelle note precedenti)), questa suddivisione rappresenta una proposta di organizzazione dei dati archeologici, a supporto della ricerca e dello studio; tale proposta emerge dalla tesi di dottorato di A.De Rose riportata in bibliografia, ottenuta attraverso l’analisi dei contesti territoriali dei diversi siti, analizzando le analogie e le possibili interazioni.

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