L.Altomare – Enotri e Greci nel golfo di Taranto, paesaggi e interazioni tra IX e VI sec. a.C. (2017)

Nella dissertazione di dottorato ad essere preso in esame è il territorio degli Enotri, coincidente in buona parte con le aree di influenza delle colonie achee di Crotone, Sibari e Metaponto e della ionica Siris, con l’obiettivo di comprendere entro quali dinamiche si verificò il
contatto tra indigeni e Greci al momento delle fondazioni. Come si cercherà di dimostrare nel dettaglio, la diffusione di tratti caratteristici nella cultura materiale e nei rituali funerari, tendenzialmente restituisce l’impressione di un paesaggio culturalmente omogeneo del mondo enotrio della prima età del ferro nell’arco costiero del golfo di Taranto.

Francesco Cristiano – Armi ed equipaggiamenti militari (2011)

La pubblicazione trae spunto da un lavoro di ricerca sulle armi e gli equipaggiamenti militari italici della Calabria settentrionale e centrale, oggetto della tesi di Specializzazione dell’autore in Archeologia dell’Italia preromana discussa nel maggio 2006 presso l’Università degli Studi della Basilicata (Matera) e al momento in corso di approfondimento in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.

Antonio Colicelli – Gli insediamenti di età romana nei Bruttii: un nuovo censimento (1991-1995)

Archivio Storico per la Calabria e la Lucania

Uno degli stereotipi più frequenti in gran parte della ricerca storica ed archeologica è stato il fatto che la Calabria (Bruttium) durante l’età romana avrebbe inesorabilmente subito una profonda crisi, in particolare dopo la drammatica e devastatrice guerra annibalica.

Tutto questo ha fatto sì che anche nella letteratura scientifica più avveduta e aggiornata si perpetuasse un’immagine distorta della Calabria romana, il cui paesaggio sarebbe stato dominato da un sistema di sfruttamento agricolo esclusivamente estensivo: latifondo a grano per le zone pianeggianti e basso-collinari ed economia silvo-pastorale invece per il resto del territorio. Ci sarebbe stato dunque il passaggio da un sistema di piccole proprietà proprio dell’età greca direttamente a uno di tipo latifondistico durante l’età romana, che si sarebbe manifestato sul territorio attraverso i vuoti di insediamento.

In realtà la quantità di insediamenti rurali censiti nei Bruttii, a cui vanno aggiunti numerosi impianti produttivi (figline, peschiere, fornaci ecc. noti da altri studi), sembra dimostrare l’infondatezza di questa ricostruzione.

Francesco Cristiano – Note sui cinturoni italici dalla Crotoniatide (2014)

Francesco Cristiano – Note sui cinturoni italici dalla Crotoniatide (2014) In questo studio vengono analizzate dal punto di vista tecnico e tipologico le cinture di bronzo rinvenute nell’area della Crotoniatide e si delinea l’area di diffusione delle tipologie. I pezzi rinforzati o riparati sono particolarmente interessanti come testimonianza delle tecniche … In questo studio vengono … Leggi tutto

AA.VV. – Grandi dolii protostorici d’impasto dalla Calabria centro-meridionale (2012)

AA.VV. – Grandi dolii protostorici d’impasto dalla Calabria centro-meridionale (2012) Il dolium dei Romani (pl. dolia), corrispondente al πίϑος dei Greci, volgarizzato in dolio (pl. dolii) è un contenitore di grandi dimensioni, in generale di terracotta, destinato a contenere derrate alimentari di liquidi (vino, olio, ecc.) o anche di aridi (grano, legumi) da trasportare e poi conservare nei magazzini. La forma … Il dolium dei Romani (pl. dolia), corrispondente … Leggi tutto