E.A.Arslan, I Brettii: il quadro numismatico (2011)

E.A.Arslan, I Brettii: il quadro numismatico (2011) Lo studio passa in rassegna e discute le cronologie fortemente discordanti proposte negli ultimi studi sulla monetazione dei Brettii, e riafferma la circolazione della moneta anche durante la guerra di Annibale, con peso/fluttuazioni legate alle variazioni dei prezzi dei metalli. … Lo studio passa in rassegna e discute … Leggi tutto

Lorenza-Ilia Manfredi – Il commercio e le monete nel Bruzio prima e dopo Annibale (2009)

La presenza monetale cartaginese suggerisce una frequenza punica dell’antica Calabria tra la metà del IV-primi del III sec.a.C. precedente alla campagna annibalica del 218-202 a.C.. Le monete puniche presenti in Calabria in questa prima fase sono tutte legate all’eparchia punica in Sicilia e sono pertinenti alle più prestigiose serie cartaginesi prodotte in questo periodo.
La presenza più significativa di monete cartaginesi nel territorio calabro è rappresentata dagli esemplari in elettro di zecca cartaginese del 310- 270 a.C. del tipo Core/cavallo stante. L’interesse primario di Cartagine per queste terre è stato sicuramente il reclutamento dei mercenari, tuttavia gli interesse cartaginesi dovevano andare anche oltre l’arruolamento e il controllo mercantile delle coste con la flotta. Anche se proprio il mantenimento in efficienza di quest’ultima potrebbe aver determinato l’attenzione particolare riservata all’area calabrese.
Per Cartagine, infatti, doveva essere praticamente impossibile l’accesso alle foreste della Sicilia orientale sotto lo stretto controllo siracusano e imprescindibile fonte di legname per la loro flotte (Diodoro, XIV, 42). I rinvenimenti monetali e anforici nell’area ionica tra Caulonia e Locri potrebbero suggerire anche l’interesse per le miniere di pirite arsenicata.
Annibale coniò moneta solo al suo arrivo nel Bruzio e parte delle sue emissioni, in particolare l’argento e l’elettro, potrebbero essere state battute a Cartagine per un esclusivo uso in Italia.

E.A.Arslan, Le armi di Annibale: la moneta (2017)

Vengono ripercorse le vicende del viaggio di Annibale nel mezzogiorno d’Italia, inclusi alcuni degli episodi riguardanti Kroton e Petelia. Lo studio intende affrontare il problema del pagamento delle truppe di Annibale, dei rapporti con i Bretti, in relazioni alle emissioni monetarie del periodo dei Cartaginesi e dei Brettii.

Pasquale Attianese – Una nuova zecca Brettia ? (1994)

Pasquale Attianese – Una nuova zecca Brettia ? (1994) Vengono analizzate 12 monete molto somiglianti tra loro che “attestano una tipologia strana e del tutto insolita nella monetazione delle città emittenti nel Bruttium”, mai registrata da alcuno autore del ‘700 ed ‘800. La moneta che è esposta nel testo … Vengono analizzate 12 monete molto … Leggi tutto

B.V.Head – Historia Numorum: a Manual of Greek Numismatics (1887)

B.V.Head – Historia Numorum: a Manual of Greek Numismatics (1887) Nella Biblioteca Digitale del GAK è stato estratto il solo capitolo del Bruttium. Vogliamo mettere in evidenza questa tabella riepilogativa riportata a pag. 76 che indica la produzione monetale nel Bruttium dall’epoca arcaica a quella ellenistica nelle diverse colonie greche … Nella Biblioteca Digitale del … Leggi tutto

Benedetto Carroccio – Il potamios/limnaios karkinos nelle monete della brettia ellenizzata (1996)

Benedetto Carroccio – Il potamios/limnaios karkinos nelle monete della brettia ellenizzata (1996) Il granchio frequentemente presente come tipo o simbolo nelle monete dei Brettii è stato interpretato come stemma e simbolo della “proiezione marina” dei commerci di un popolo in realtà molto legato all’entroterra. In realtà, per i Bretti è granchio d’acqua … Il granchio … Leggi tutto