“La comprensione della storia antica, anche attraverso i monumenti che ne sono superstiti, è tanto utile quanto funzionale a far migliorare il tempo presente”….
Questa riflessione di Umberto Zanotti Bianco, tra i Fondatori di Italia Nostra, risuona particolarmente attuale nella vicenda dei siti archeologici dell’Antica Kroton, un patrimonio storico in gran parte ancora inesplorato nonostante gli ingenti investimenti e i numerosi cantieri urbani.
La città di Crotone custodisce diversi siti archeologici, scavati alla fine degli anni ’90, che oggi versano in stato di abbandono. Nel Quartiere meridionale troviamo l’area dell’Ospedale Civile (scavi 1992-2006), il sito di palazzo Foti e quello di Discesa Fosso, quest’ultimo scavato e successivamente ricoperto e piazza Villaroja.
Particolare attenzione merita il complesso archeologico di via Napoli (noto come “Bper”), un isolato del quartiere centrale dell’antica Kroton, con stratificazioni successive di diverse epoche fino al XII secolo d.C..
Il sito, emerso durante gli scavi delle fondamenta dell’edificio BPER, è stato oggetto di vincolo da parte della Soprintendenza, con precise prescrizioni per garantirne la fruibilità pubblica, incluso l’utilizzo del porticato.
La vicenda ha visto un lungo contenzioso tra Comune e BPER, culminato nella sentenza del Consiglio di Stato del 3 marzo 2007, che ha stabilito l’inscindibilità dell’area archeologica dal porticato pubblico, attualmente utilizzato come parcheggio.
Sono trascorsi quasi 18 anni da quella storica sentenza, eppure il sito rimane inaccessibile al pubblico. Nonostante la recente manifestazione di interesse del Comune (novembre 2024) per la gestione e valorizzazione dell’area, il porticato continua a essere utilizzato come parcheggio privato della Banca. Non è chiaro se il Comune abbia intrapreso le necessarie azioni per acquisire il porticato alla disponibilità pubblica o emanato l’ordinanza di sgombero.
Italia Nostra e GAK chiedono al Comune di Crotone di:
1. Attuare quanto stabilito dalla sentenza del Consiglio di Stato
2. Procedere con l’apertura al pubblico del sito archeologico di via Napoli
3. Garantire alla cittadinanza la fruizione di questo prezioso patrimonio archeologico troppo a lungo negato alla collettività
È tempo di restituire alla città di Crotone un tassello fondamentale della sua storia millenaria.
Crotone, 11 Febbraio 2025
Teresa Liguori
consigliera nazionale Italia Nostra
Vincenzo Fabiani
Direttore Gruppo Archeologico Krotoniate
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Aggiornamento del 15-02-25 e del 28-02-25
Solo dopo qualche giorno da questo Comunicato Stampa, il Comune di Crotone ha tenuto a precisare che il sito archeologico di Via Napoli sarà presto reso fruibile.
10 giorni dopo il Comune di Crotone ha organizzato, insieme alla Sabap di Catanzaro-Crotone, la cerimonia di riapertura del sito archeologico di via Napoli.
Si trattava in effetti di una attività avviata da qualche mese e che aveva portato, attraverso l’emanazione di una manifestazione di interesse, alla concessione di gestione ai fini della fruizione e valorizzazione ad un consorzio di associazioni del terzo settore, con capofila il Consorzio Jobel e comprendente: Circolo Arci “Culture In… Movimento”, “Multitracce”, “Schola Italika Bios Pitagoricos”.
Consulta la notizia in GAK ARS.
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