Articolo di Crotone OK del 06-02-2023
La passione per l’archeologia, l’amore per la storia e per la città. Il Gruppo Archeologico Krotoniate (GAK) da oltre quarant’anni opera secondo le regole dell’associazione culturale Gruppi Archeologici d’Italia e lavora attivamente sul territorio con dedizione per tutelare e valorizzare l’ immenso patrimonio storico, culturale ed archeologico. Dell’impegno di questa operosa realtà ne abbiamo parlato con il fondatore e direttore, Vincenzo Fabiani che insieme ai soci, molti giovanissimi, porta avanti un servizio a favore della città.
Quando nasce il Gruppo Archeologico Krotoniate?
Il GAK è nato nel gennaio del 1973, in un periodo in cui a Crotone esplode il boom dell’edilizia. Ricordo che si scavava dappertutto per costruire palazzi e palazzine spesso senza tutelare quello che si trovava sotto i piedi. Molti reperti e molti potenziali siti archeologici sono stati distrutti. Mancava la sorveglianza, si scavava e si distruggeva. Da qui l’esigenza di contrastare questo fenomeno e di intervenire. Ho così deciso di fondare questo gruppo, proprio con lo scopo di segnalare alle autorità competenti, nelle mie possibilità, eventuali situazioni di pericolo per i reperti. Tra le battaglie, sempre pacifiche, ricordo quella che ha interessato palazzo Messinetti che è sicuramente l’esempio più esplicativo.
In questi lunghi anni come è cambiato il GAK?
Prima di tutto è cambiata la sensibilità verso l’archeologia e la storia. Negli anni ‘70 parlare di scavi e reperti era qualcosa che interessava poche persone, più che altro esperti e professionisti del settore che erano interEssati alla riscoperta della Crotone antica, oggi si registra un maggiore interesse da parte della cittadinanza, una presa di coscienza. Negli interventi invece è cambiato ben poco. Sicuramente c’è una maggiore presenza da parte degli organi di controllo ma purtroppo il risultato non è sempre quello sperato. A volte si riesce a conservare quello che si ritrova ma nella maggior parte dei casi viene ricoperto e non viene dunque valorizzato e messo a disposizione dei cittadini. Il nostro è comunque un impegno contintuo, dagli anni passati e fino ad oggi abbiamo recuperato diverse testimonianze provenienti dagli scavi archeologico che abbiamo monitorato.
Nel corso del tempo, grazie a un lavoro certosino e alla vostra determinazione, siete riusciti ad instaurare un rapporto diretto con i cittadini che coinvolgete nelle vostre iniziative.
Da sempre oltre all’attività di presenza sul territorio da un punto di vista archeologico, abbiamo organizzato numerose manifestazioni di sensibilizzazione. Il rapporto con i cittadini poi è cambiato nel tempo. Continuiamo a promuovere numerose iniziative che coinvolgono l’intera città. Dai corsi di archeologia ai convegni tematici fino ai campi estivi di ricerca archeologica, di scavo e rilievo, di osservazione archeologica e ambientale terrestre e subacquea che hanno visto la partecipazione di ragazzi provenienti da altre città. E tra le iniziative più significative sicuramente c’è la mostra fotografica sul centro storico. L’esposizione è nata proprio nel ‘73 e adesso la stiamo riproponendo alla Sala Margherita con foto aggiornate.
Quali sono le vostre prossime iniziative?
Ci sono in programma proiezioni di video da noi realizzati in questi anni che raccontano i siti archeologici del nostro territorio. Stiamo inoltre preparando un’altra mostra fotografica che sarà riproposta e allestita a settembre presso il Museo e i Giardini di Pitagora nell’ambito della rassegna Summer Invasion. Si tratta di un’esposizione presentata in occasione del quarantennale della fondazione del gruppo e illustra gli scavi a carattere edilizio fatti a Crotone e quello che ne è venuto fuori.
Il vostro scopo è anche quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla riscoperta del nostro patrimonio, cosa si sente di dire ai suoi concittadini?
Di partecipare alla vita della città. In questo momento i riflettori sono puntati sul progetto Antica Kroton. Sappiamo che è tutto ancora fermo, si sta nominando il dirigente che dovrà portare avanti gli inteRventi, sappiamo anche che il progetto è stato ridimensionato rispetto all’inizio. Mi rivolgo dunque ai cittadini e lancio loro un appello: tutti insieme facciamo in modo che Antica Kroton sia una opportunità, che i finanziamenti non vengano dispersi in mille rivoli per cose trascurabili, teniamo sempre ben a mente qual è l’obiettivo di questi interventi, e cioè la riscoperta di Kroton.
V. R.
Crotone ieri e oggi negli scatti che narrano il cuore della città
I vicoli del centro storico del 1973 e gli stessi luoghi fotografati nel 2021. Un viaggio nel passato e uno nel presente, alla riscoperta di quello che era Crotone e all’idea di quello che potrebbe essere.
La mostra “Crotone negli scatti di ieri e di oggi”, allestita alla Sala Margherita sta riscuotendo un grande successo. Promossa dal Gruppo Archeologico Krotoniate con la collaborazione di Krotografia, è organizzata nell’ambito del Progetto Biblioteca Casa di Quartiere, ministero della Cultura, Piano Cultura Futuro Urbano, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Crotone.
Tante foto e una sezione video per raccontare il cuore della città e per spingere cittadini, e non solo, a riflettere su quanto inestimabile sia il nostro patrimonio storico, culturale e architettonico. Considerando la grande affluenza di visitatori, l’esposizione è stata prolungata fino al 16 luglio.
Nell’ambito della stessa mostra si terrà, martedì 13 luglio, alle ore 17,30 una esposizione di strumenti di liuteria accompagnata da performance artistica del maestro liutaio Giuseppe Mungari. L’ingresso alla mostra è libero ed è possibile visitarla lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il martedì e il giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.