Italia Nostra e GAK in visita al Parco archeologico di Casignana con il Treno della Magna Grecia 2019

Da Il Cirotano

E’ stata questa l’interessante esperienza vissuta sabato 9 marzo dai partecipanti alla quarta edizione del Treno della Magna Grecia organizzata dalle sezioni di Crotone e Cirò di Italia Nostra in collaborazione con Gruppo archeologico krotoniate (Gak), Gruppo archeologico Paolo Orsi di Soverato e Associazione Ferrovie in Calabria.

Il nucleo originario dell’insediamento risale al I secolo d.C., ma successive frequentazioni e modifiche strutturali consentono di stabilire che quanto portato alla luce nel perimetro dell’attuale Parco archeologico di Casignana ha attraversato più di cinquecento anni di storia. Una villa lussuosa, dotata di terme private, abbellita da marmi e stupendi mosaici e sicuramente edificata per volere di qualche importante e facoltoso personaggio dell’epoca. Il mar Jonio è lì davanti e ancor più vicino il binario della linea ferrata.

La caratteristica di lambire i siti archeologici dislocati lungo la costa fa della tratta Taranto-Reggio Calabria un’infrastruttura ideale per visitare e valorizzare quei siti e, allo stesso tempo, dimostrare che il treno può essere un esempio di mobilità sostenibile in sintonia con ambiente, storia e cultura. E’ questo lo spirito con cui Italia Nostra continua a promuovere il Treno della Magna Grecia.

Dopo Sibari, Locri e Kaulonia (Monasterace Marina), mete delle precedenti edizioni, ora ha incluso anche Casignana nelle sue ferro-escursioni. La comitiva è salita sul treno alla stazione di Crotone e, giunta a Locri, ha proseguito in bus navetta fino al Parco.

Con le presidenti delle sezioni di Italia Nostra di Crotone e Cirò, rispettivamente Teresa Liguori e Giuseppina Cupo, c’erano con i propri soci partecipanti anche gli altri presidenti: Vincenzo Fabiani (Gak), Angela Maida (Gruppo archeologico di Soverato) e Roberto Galati (Ferrovie in Calabria).

Tutti affascinati dai magnifici mosaici che ornano il pavimento dei vari ambienti e che fanno di Casignana, come qualcuno ha affermato, la Piazza Armerina della Calabria. Un insediamento di così grande valore, dichiarato patrimonio dell’umanità e tra i più grandi complessi residenziali e termali di età romana del Meridione, meriterebbe una promozione maggiore.

Apprezzabile, comunque, la lungimiranza del Comune di Casignana che, attraverso l’acquisizione di terreni e interventi di scavo e restauro in sintonia con la Soprintendenza archeologica della Calabria, ha ampliato la fruibilità dell’area e dal 1998 gestisce il Parco.