Sommario
E’ uno dei più conosciuti archeologi italiani. Si dedicò prevalentemente all’esplorazione e all’illustrazione archeologica della Calabria e, soprattutto, della Sicilia.
Breve biografia
Paolo Orsi era nato a Rovereto nel 1859, oggi città della provincia di Trento, ma al tempo dell’infanzia dell’Orsi parte dell’Impero Austriaco e dal 1867 dell’Impero Austro-Ungarico. Laureatosi in lettere all’Università di Padova nel 1882, nel 1884 chiede e ottiene la cittadinanza italiana. Subito dopo comincia ad avere diversi incarichi statali nel Regno d’Italia, nel campo culturale.
Non avendo superato il concorso per la cattedra di archeologia all’Università di Roma, rimase nei ruoli della pubblica amministrazione, vincendo poi il concorso di ispettore di III classe degli scavi e dei musei a Siracusa, dove venne inviato nel 1888. Da qui, ormai trentenne, la sua vita professionale prese definitivamente la strada dell’archeologia operativa. In Sicilia il territorio era sostanzialmente inesplorato e Orsi, forte delle esperienze acquisite, iniziò le sue indagini archeologiche fin dal 1889. Rimase in Sicilia per un quarantennio, aprendo prospettive di studio destinate ad avere un’incidenza profonda e duratura sulle conoscenze archeologiche dell’isola.
Nel 1907 assunse anche la direzione dell’appena costituita Regia Soprintendenza agli scavi e musei di Reggio Calabria (con competenza sulle provincie di Reggio Calabria, Potenza, Cosenza e Catanzaro) 1, dove – nonostante problemi economici e di salute – svolse fino al 1924 un’attività assidua e organica su terreni inesplorati della Magna Grecia, lottando contro gli scavi clandestini e promuovendo una politica di espropri a tutela del patrimonio. Anche in Calabria dedicò lo stesso impegno scientifico nella ricognizione dei luoghi. Basandosi sull’intuizione topografica e sull’ottima conoscenza delle fonti identificò Caulonia, la colonia achea a Monasterace Marina (1911-15), Hipponion a Monteleone (1912-15) oggi Vibo Valentia, e la colonia locrese Medma a Rosarno (1912-24) 2. I risultati ottenuti dalle esplorazioni dell’Orsi in Calabria mostrano quale messe di meraviglie si possa raccogliere con l’indagine sistematica di esse. Nella Crotoniatide, in particolare fece ricerche al tempio di Hera Lacinia a Crotone, al tempio di Apollo Aleo a Cirò marina (allora Cirò), e a Santa Severina.
I capisaldi, che l’Orsi ha posto nelle questioni della preistoria della Sicilia, furono da lui stabiliti anche per l’architettura e l’arte cristiana e bizantina della Calabria, del Bruzio e della Lucania, illustrate in monografie fondamentali.
(Paolo Orsi, Rovereto, 1927)
«La Calabria, terra vergine ed ancora sotto tanti rispetti inesplorata, io penso racchiuda ignorati documenti storici, monumentali ed artistici della bizantinità. Attorno alla fulgida gemma della Cattolica io ho intrecciato un degno serto di altri cospicui monumenti diruti ed abbandonati. Ho la speranza che altri monumenti del basilianismo si ascondano nelle forre dei bei monti calabresi, dove il basilianismo aveva messo radici così vaste, tenaci e profonde».
“Non va dimenticato che, dall’inizio alla fine, egli fu e si ritenne paletnologo, ovvero archeologo preistorico, in quanto allievo di Luigi Pigorini. Per la prima volta Orsi integrò organicamente le civiltà indigene delle età del Bronzo e del Ferro del Sud nella ricostruzione storica. Fondamentali, allora come ora, furono la sua dettagliata cronologia della protostoria siciliana e la scoperta sia degli stretti rapporti con la civiltà micenea” 3. L’Orsi ha diretto il Bullettino di Paletnologia italiana e l’Archivio storico della Calabria e Lucania, edito dalla Società della Magna Grecia. Oltre trecento sono le sue pubblicazioni in ogni ramo dell’archeologia, della preistoria e della numismatica.
Il 18 settembre 1924, su indicazione del roveretano Ettore Tolomei, fu nominato senatore del Regno d’Italia, prestando giuramento in dicembre. Anche in questa veste, si adoperò per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali siciliani e calabresi, richiamando l’attenzione del Senato sull’insufficienza delle erogazioni destinate al settore storico-artistico e sull’esiguità del personale nelle soprintendenze.
È ritenuto, in patria e all’estero, come il più attivo e fortunato esploratore archeologo che vanti l’Italia 4. Ha pubblicato oltre 300 studi: una completa bibliografia (327 titoli) dovuta al prof. G. Agnello seguita dall’elenco delle sue recensioni e dei suoi scritti minori, trovasi nel vol. dedicato a P. Orsi dall’Archivio Storico per la Calabria e la Lucania, Roma 1935 5, consultabile a questo indirizzo: https://periodici.animi.it/rassegna/anno-v-1935-parte-ii-fasc-3-4/ (in copia anche in Biblioteca del GAK). Una bibliografia più sintetica è reperibile in Irene Calloud – Paolo Orsi in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 79, Treccani 2013.
Restò anche dopo il pensionamento a lavorare a Siracusa, per l’ordinamento del museo aretuseo che oggi porta il suo nome. Lasciò Siracusa nell’autunno del 1934, per tornare a Rovereto dove morì l’8 novembre del 1935.
Ricerche di Paolo Orsi nella Crotoniatide
Le ricerche archeologiche nella Crotoniatide hanno riguardato (elenco parziale):
- CROTONE: Santuario di Hera Lacinia (“Croton. Prima campagna di scavi al santuario di Hera Lacinia“, in N.Sc., s. V, VIII, Suppl. 1911, pp. 77-118). Gli scavi interessarono il muro peribolare, l’area del tempio e, più a nord, l’area del balneum romano. In questi scavi emerse la laminetta bronzea datata al IV secolo a.C. con iscrizione ad Hera Lacinia ( “tas Heras tas Lakinìas”)
- SANTA SEVERINA: il «sistema» degli insediamenti di età bizantina, dal Battistero, alla Cattedrale vecchia, alla Chiesa di Santa Filomena (v. “Siberene – S. Severina“, 1912).
- STRONGOLI: alle Pianette rinviene lance in bronzo (Antichità pre e protostoriche della Calabria, in Bull. Paletnol. Ital. XXXVIII, 1913, p. 184) .
- CERENZIA VECCHIA-ACERENTIA (v. “Siberene – S. Severina“, 1912)
- CROTONE: a Punta Scifo, a sud di Capo Colonna, Paolo Orsi trovò nel 1916 un tesoretto di aurei bizantini, di cui si conservano 80 esemplari degli originali (P. Orsi, “Tesoretto di aurei bizantini da Crotone”, in Rivista Critica di Cultura Calabrese l, 2, 1921, pp. 193-199). L’argomento è approfondito in Alfredo Ruga – Il ripostiglio di Crotone, località Punta Scifo, ritrovamento 1916 (2010)
- CIRÒ (superiore) si occupa degli insediamenti preellenici dell’età del bronzo di Cozzo Leone e di Cozzo del Santarello (v. Notizie dagli scavi del 1921)
- CROTONE — Scoperta subacquea dei marmi di Punta Scifo (v. Notizie dagli scavi del 1921)
- CIRO’ MARINA, il tempio di Apollo Aleo. Scavi del 1923-24 (v. “Templum Apollinis Alaei ad Crimisa Promontorium“, 1932)
Video
Gregorio Aversa “Paolo Orsi a Crotone: una storia contrastata”.
Lezione del 11 aprile 2023 per il Corso di Archeologica e Storia 2023. Relatore dott. Gregorio Aversa, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone e del Museo e Parco Archeologico di Capo Colonna.
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Paolo Orsi. La meravigliosa avventura (film, 2020)
Film dal canale Youtube Fondazione Museo Civico di Rovereto
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Paolo Orsi, archeologo e uomo: la corrispondenza, gli archivi, le idee
Registrazione della giornata di studi del 22 ottobre 2021, presso il Museo di Scienze e Archeologia di Rovereto, per il ciclo di incontri “I venerdì dell’archeologia”.
Si raccomanda in particolare la terza parte con le relazioni: comprende le relazioni di Maurizio Paoletti, Università della Calabria – “PAOLO ORSI E LA CALABRIA: TRA RICERCA E TUTELA” e di Carmelo Malacrino, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria – “SCAVI E SCOPERTE A REGGIO CALABRIA NEI TACCUINI DI PAOLO ORSI”.
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Nella Biblioteca del GAK: pubblicazioni di Paolo Orsi o su Paolo Orsi
Note
- Con il R.D. 431 del 17/07/1904, furono istituite le attuali Soprintendenze, in numero di 29. In seguito, la Legge n. 386 del 27 giugno del 1907 istituì 47 strutture che presero ufficialmente il nome di Soprintendenze, di cui 15 alle Gallerie, ai Musei medioevali e moderni e agli oggetti d’arte, 14 agli Scavi ed ai musei Archeologici e 18 ai Monumenti. Rif. “Soprintendenza alle antichità e all’arte del Bruzio e della Lucania, Reggio Calabria 1925 – 1939” in Chartae: gli archivi dell’Università degli studi di Firenze, copia archiviata[↩]
- Irene Calloud – Paolo Orsi in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 79, Treccani 2013[↩]
- Vedere il dettaglio in “Tutti gli uomini della preistoria d’italia”, articolo di Archeo dedicato ai 150 anni dell’archeologia preistorica italiana, articolo disponibile nel sito dell’Istituto Italiano di Preistoria e Protostoria[↩]
- Enciclopedia Italiana, 1935[↩]
- U. Zanotti Bianco – Paolo Orsi in Enciclopedia dell’ Arte Antica, Treccani 1963[↩]