Il Segretariato Regionale per la Calabria ha stanziato 900 mila euro per il restauro della torre di Capo Nao e delle aree adiacenti

L’oggetto dell’appalto (bando del gennaio 2020)

Invitalia, in qualità di centrale di Centrale di Committenza per l’aggiudicazione dell’appalto per conto del Segretariato Regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo per la Calabria, ha pubblicato un bando di gara a procedura aperta per l’affidamento dei lavori di restauro nell’area archeologica di Capo Colonna. L’importo totale dell’appalto, comprensivo degli oneri della sicurezza, è di 651.281 euro. L’aggiudicazione sarà effettuata secondo il criterio del minor prezzo. Il termine finale per l’esecuzione delle prestazioni oggetto dell’appalto è di 240 giorni naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori. Le offerte dovranno pervenire entro il 13 febbraio 2020.

A mero titolo riepilogativo, le opere oggetto di appalto comprenderanno:

  • la Torre Nao
  • i resti dell’antica fornace romana adiacente alla Chiesa della Madonna di Capocolonna
  • la colonna e alcune parti delle aree di scavo già emerse

Le opere saranno finalizzate alla conservazione e alla corretta fruizione del sito. Sono comprese nell’appalto tutte le lavorazioni, le prestazioni, le forniture e le provviste, nonché le procedure, gli apprestamenti, le attrezzature, le misure preventive e protettive, le prescrizioni operative per la sicurezza e la salute nel cantiere e per la prevenzione degli infortuni, necessari per dare il lavoro completamente compiuto, secondo le condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo descritto negli elaborati.

Cenni storici

La Torre Nao, fa parte del sistema delle torre vicereali presenti lungo le coste del Regno di Napoli in età moderna e risale quindi al 1550. E’ realizzata in pietra arenaria, lo stesso materiale di cui è composto il promontorio, svolgeva una funzione di controllo e difesa del territorio dagli attacchi provenienti dal mare. La torre a pianta quadrata, è una costruzione tozza e massiccia, ben conservata e restaurata, si trova sul lato più orientale del Parco Archeologico di Capo Colonna a 12 km di distanza dalla città di Crotone.

Il toponimo è attestato nei documenti d’archivio come Capo di Nau (1542), Nao (1542), capo di Nao, Piani di Nao 1, ed inizialmente indicava il promontorio oggi noto come Capo Lacinio o di Capocolonna, mentre il nome usato in età moderna era appunto “Capo Nao“, dal greco nàos (ναός), termine che indicava la l’«abitazione» del dio, cioè il tempio o la parte più interna del tempio greco dove era posta la statua del dio 2.

All’interno di Torre Nao era stato realizzato un Antiquarium , che ospitava molti dei reperti archeologici provenienti dall’area di scavo del promontorio di Capo Colonna; tali reperti sono poi stati spostati nel Museo Archeologico di Capocolonna dopo la sua apertura. Oggi l’antiquarium ospita molti interessanti reperti di archeologia subacquea, tra i quali spicca una bella collezione di anfore perfettamente conservate, risalenti al VI secolo a.C. e rinvenute tra il carico di una nave affondata nelle acque antistanti il promontorio. Ma anche cippi e basi di marmo, monete e tanto altro materiale fittile, ceramiche e vasi. Sono presenti rari ma preziosi reperti risalenti al periodo precedente la colonizzazione achea, tra i quali alcune asce e utensili del XIV secolo a.C.

Intervista al Direttore Aversa

Da una settimana – spiega Gregorio Aversa, direttore dei due musei archeologici di Crotone – è stato montato il cantiere. La finalità è quella di restaurare la struttura che è pericolante e dalla quale si sta staccando il materiale degli intonaci. Oltre la torre Nao è prevista la messa in sicurezza del pontino levatoio di legno che è anche esso poco stabile. Si opererà sia all’interno che all’esterno dell’immobile. In più saranno ristrutturate le fornaci accanto la chiesetta della Madonna di Capo Colonna e questo ritengo sia un lavoro davvero importante. Mi auspico che i lavori finiscano per la prossima primavera e di riuscire a rendere fruibile torre Nao ai visitatori. L’unico rammarico è che non tutti potranno salirci perché vi è solo una scala stretta e, ad esempio, non c’è soluzione al momento per farci salire disabili o tutti coloro che hanno difficoltà motorie”.

La possibilità di fruire dei fondi stanziati dal Segretariato Regionale per rimettere a nuovo una parte del Promontorio come quella delle fornaci, che rischia di crollare insieme al costone che delimita l’intera zona, è un intervento fondamentale se si pensa allo sviluppo in senso turistico della città. “Ciò che va bene organizzata – prosegue Aversa è la gestione dell’intera struttura. L’ingresso alla torre Nao necessita di una gestione continua ed in questo caso l’aiuto dei tirocinanti potrebbe essere determinante, anche se il loro contratto scadrà il 31 dicembre ed ancora non ho ricevuto notizie in merito al suo rinnovo. Ciò mi fa stare un po’ in apprensione. Credo comunque che questo sia uno dei primi lavori seri predisposti finora dal soggetto attuatore sul promontorio costiero ed il timore della mancanza dei tirocinanti ed il pensionamento di molti dipendenti mi fa pensare che arriveremo all’assurdo: avere una struttura pronta e fruibile e nessun personale che possa tenerla aperta”.

(L’intervento di Gregorio Aversa è estratto da Il Crotonese, del 21-12-2021)

L’avanzamento del cantiere (maggio 2023)

Dell’avanzamento dei lavori si è parlato alla XXVIII edizione del Restauro – Salone Internazionale a Ferrara. Il Segretariato Regionale del MiC per la Calabria lo ha precisato in un comunicato stampa del 12-05-2023.

Per cio che riguarda il PARCO ARCHEOLOGICO di CAPO COLONNA (Crotone) Torre Nao, è stato illustrato l’intervento di restauro conservativo, recentemente concluso, che fa parte di un più ampio progetto di recupero e messa in sicurezza di alcune parti del sito, caratterizzato dalla presenza di emergenze monumentali e da un elevato valore paesaggistico, non ha alterato le caratteristiche materiche ed estetiche delle murature e delle superfici interne ed esterne della Torre; il progetto verrà a breve completato con la realizzazione di nuovi sistemi di illuminazione ed antintrusione.
Gli incontri sono stati trasmessi anche in streaming su https://www.youtube.com/@FieraRestauro

Link al video (inizia dal minuto 52:41): https://www.youtube.com/live/vQT6sPUCnN4?feature=share&t=3157

Note

  1. Andrea Pesavento – La Toponomastica di Crotone nei documenti storici[]
  2. https://www.treccani.it/vocabolario/naos/[]