All’inizio del 2023 (vedere articolo della Gazzetta del Sud del 03-01-2023) giungeva notizia che per l’ex Ariston il Tar di Catanzaro aveva confermato il vincolo culturale.

«L’area ex Ariston ha le caratteristiche di un’area archeologica pluristratificata», ribadisce il Tar di Catanzaro che ha respinto il ricorso della titolare di un edificio che sorge sulla zona ex Ariston di Crotone, che chiedeva l’annullamento il decreto col quale, il 10 novembre 2021, il ministero della Cultura dispose il vincolo d’interesse culturale sulla superficie e sugli immobili compresi tra le vie Silvio Carpino, Claudio Crea, Cutro, XXV Aprile e Mario Nicoletta.

Sulle discussioni precedenti l’apposizione del vincolo vedere l’articolo di approfondimento in GAK ARS del 03-05-2021: Crotone, Ex Cinema Ariston, se ne discute, tra esigenze archeologiche ed interessi privati.

Il sito sarà interessato agli scavi previsti dal maxi progetto archeologico e di riqualificazione urbana denominato “Antica Kroton” della portata di circa 62 milioni di euro.

«La scelta di apporre il vincolo su un’intera area ex Ariston – si legge nella sentenza che richiama una precedente pronuncia del Tar dello scorso novembre – è desumibile dalla relazione tecnica allegata al provvedimento finale, che si basa sul rapporto “Ricerche archeologiche nel centro urbano di Crotone-area ex Ariston”». In particolare, ricorda il collegio giudicante presieduto da Giancarlo Pennetti, «la relazione tecnica della Soprintendenza si esprime nel senso che l’area, uno spazio urbano aperto, in gran parte libero da costruzioni contemporanee, dal punto di vista archeologico è rappresentativo delle vicende storiche della città di Crotone, prima della polis achea, poi dell’occupazione romana ed oltre».

Tre mesi dopo arriva l’ulteriore notizia il Consiglio di Stato sospende il vincolo e riapre la partita dell’area ex Ariston (vedere Il Crotonese del 06 aprile 2023): il presidente della Sezione Sesta, Sergio De Felice, ha accolto il ricorso della Ariston srl, ribaltando momentaneamente la pronuncia del Tar di Catanzaro.

L’area, delimitata dalle vie Carpino, Crea, Nicoletta e XXV Aprile, è ritenuta di notevole rilevanza archeologica. Carotaggi e prospezioni geoelettriche hanno confermato la presenza di tracce dell’antico abitato che vanno dagli albori della fondazione di Kroton al periodo romano e successivo tardo medievale, in linea con le campagna di scavi realizzate a più riprese negli anni passati intorno all’area. Non a caso ad essa è dedicata una delle azioni d’intervento del progetto antica Kroton, nell’ambito della riscoperta e fruizione di quello che è stato identificato come il quartiere centrale della polis magnogreca.

Ma l’area è anche nel mirino, per la sua centralità, dei costruttori edili locali, che sognano un grande comparto urbanistico fino alle spalle del palazzo di giustizia, sull’altro lato della strada. La stessa ricorrente, la Ariston srl, ha rilevato pochi anni fa l’omonimo vecchio cinema per trasformarlo in un edificio a nove piani con destinazione commerciale e residenziale (come da istanza permesso di costruire che era già stata depositata al Comune di Crotone), prima che la Soprintendenza, in vista degli interventi con Antica Kroton, ponesse una seria ipoteca sul progetto edilizio con l’apposizione del vincolo d’interesse culturale.

Insomma, più che un sito urbano d’interesse archeologico quell’area assomiglia ad un campo di battaglia, le cui sorti dipendono oggi dal Consiglio di Stato che ha ravvisato nel ricorso della società gli elementi per sospendere l’efficacia del decreto istitutivo del vincolo, fissando l’appuntamento per la discussione di merito il 30 novembre prossimo. Diversamente dai giudici amministrativi di primo grado che il 14 novembre dello scorso anno avevano rigettato l’istanza di annullamento“.

Ed a proposito dei lavori del Progetto Antica Kroton, La Provincia KR informa che:

Interpellato sulla vicenda, il dirigente del settore Antica Kroton, Antonio Senatore, ha escluso che gli effetti dell’ordinanza emanata dal Consiglio di Stato possano inficiare l’attuazione del programma Antica Kroton.
Intanto, lo scorso 3 aprile, Invitalia ha pubblicato sull’Albo pretorio il provvedimento per l’affidamento di lavori e servizi di ingegneria e architettura in attuazione del programma di valorizzazione dell’Antica Kroton.
Il cluster 3 che comprende l’area Gravina e l’area ex Ariston (per la fruibilità attraverso il vecchio tracciato ferrovia Calabro-lucane, sui tracciati urbani esistenti, e sull’area di Campitella e Chiusa Caivano) è stato affidato alla Dodi Moss srl, che l’ha spuntata con un ribasso del 25%. Qui si prevede dunque uno scavo, non su tutta l’area, ma solo su quella demaniale segnata dalla Calabro-Lucana che verrà utilizzato come camminamento
“.