L’area ex-Ariston o dell’ex bivio porto della tratta Crotone-Petilia Policastro delle Ferrovie Calabro-Lucane, posta tra Via S.Carpino (ex Via Cutro), via XXV Aprile, Via. M.Nicoletta, Corso G.Mazzini, è un’area – in parte pubblica ed in parte privata, su cui non si è costruito, ma anche degradata ed abbandonata a se stessa in pieno centro a Crotone.

Proprio per la sua posizione è da sempre di interesse per gli appetiti edilizi e commerciali, ma nello stesso tempo è un’area di interesse archeologico per la presenza di un quartiere dell’antica Kroton, e per questo sarà oggetto di scavi nell’ambito del progetto “Antica Kroton”, con un finanziamento di 1.600.000€ (rif. quadro economico rimodulato). L’interesse archeologico è stato constatato da prospezioni effettuate da Gregorio Aversa e da Alfredo Ruga per conto del Comune di Crotone, ma tutta l’area al momento non è stata assoggettata a Vincolo Archeologico.

Un articolo de Il Crotonese sulla vendita dell’ex-cinema Ariston ad una cordata di privati ha scatenato varie discussioni in spazi pubblici, che di seguito riportiamo.

AGGIORNAMENTO del 14 luglio 2021
E’ intervenuta la Soprintendenza SABAP di Catanzaro e Crotone con la Comunicazione di avvio procedimento per la Dichiarazione di Interesse culturale del sito dell’area “ex Ariston” ai sensi del Codice dei BB.CC., disponibile con la relazione scientifica e planimetria, nella Biblioteca Digitale del GAK

AGGIORNAMENTO del 10 aprile 2023

Il provvedimento è stato confermato ma temporaneamente sospeso dal Consiglio di Stato
https://www.openstreetmap.org/#map=18/39.08133/17.12050

Articolo da Il Crotonese del 20-04-2020


Post di Margherita Corrado del 20-04-2020:
“La città senza memoria, Crotone continua a lavorare contro se stessa”.

Avevo suggerito sommessamente, là dove si puote ciò che si vuole, che fosse preservata l’architettura peculiare dell’ex CINEMA ARISTON, e con quella la memoria del ” nuovo cinematografo”, per ciò che ha rappresentato nella nostra città, architettura ancora molto vicina al progetto del 1951 qui riprodotto.

E che l’edificio affacciato su Via Cutro (mi piace chiamarla ancora così, perché la toponomastica è storia), adiacente ad un’area non edificata per consentire di preservare lembi dell’abitato di Kroton destinandoli alla ricerca archeologica e alla fruizione sostenibile (aree verdi), diventasse SEDE MUSEALE con il compito peculiare di accogliere le COLLEZIONI NUMISMATICHE di KROTON: quelle monete che sono uno dei vanti della città magnogreca, per il quale essa è conosciuta in tutto il mondo. La recente ‘restituzione’ di centinaia di monete antiche al Museo di Sibari, di cui avrete letto, era una notizia malposta: restituirle presuppone che fossero già appartenute a quel museo e gli siano state rese dopo un furto o comunque una sottrazione.

Non è così, sono monete finite sul mercato clandestino e prive di una origine nota. Se Crotone avesse avuto un suo museo della numismatica avrebbero potuto essere consegnate a quello, invece che al ‘cugino’ sibarita. Per non dire dell’interesse internazionale di un simile museo.

Ai dormienti e ai sordi, però, le parole altrui suonano come un ronzio di mosche… o nel viaggio dal timpano ai neuroni impiegano troppo tempo, e intanto qualcuno più ‘furbo’ si porta via la chioccia e i pulcini. Ma c’è ancora chi pensa che io guidi/orienti la transizione di Antica Kroton!


KrNews24 del 21-04-21.

Evidentemente, le notizie uscite prima sui social e poi riportate da IlCrotonese, nell’edizione di ieri, martedì 20 aprile, sull’acquisto dell’ex Cinema Ariston da parte di un gruppo di privati, non sono piaciute alla senatrice crotonese.
Che la senatrice facesse sponda con il sindaco sul progetto Antica Kroton era cosa nota, lo stesso Voce in una conferenza stampa aveva ufficializzato il supporto della Corrado sul progetto e soprattutto sulla rimodulazione, ma evidentemente l’idillio, cominciato in campagna elettorale con la parlamentare, allora 5 Stelle, a sostegno del candidato Voce, è terminato, ed è terminato proprio sulla scheda più importante della rimodulazione proposta dall’amministrazione comunale: area ex Ariston.

Come lei stessa sostiene nel suo post, quello stabile doveva essere adibito a sede museale per contenere le collezioni numismatiche di Kroton, ma l’intervento dei privati e, evidentemente, per quanto si deduce dal post della Corrado (Ai dormienti e ai sordi, però, le parole altrui suonano come un ronzio di mosche), l’atteggiamento passivo dell’amministrazione comunale ha fatto svanire il sogno della senatrice.


Comunicato stampa di IGINIO PINGITORE, Consigliere comunale Stanchi dei Soliti.

Nel leggere un post pubblicato su Facebook e alcune testate locali dalla senatrice Margherita Corrado, desidero esprimere un mio disappunto, non solo come consigliere comunale di Crotone, ma da semplice cittadino attento alle vicende politiche della città. Mi riferisco alla questione del Cinema Ariston, la cui struttura poteva essere legata al progetto dell’Antica Kroton, un argomento che sembra sia oggetto di discussioni e strumentalizzazioni anche da alcuni cittadini. La parlamentare, a suo parere, avrebbe utilizzato l’ex cinema Ariston come SEDE MUSEALE con il compito di accogliere le COLLEZIONI NUMISMATICHE di KROTON.

Certo, è un’idea condivisibile, peccato, però, che la struttura di proprietà non pubblica, è stata ceduta mediante atto tra privati. Nelle dichiarazioni di questi giorni, fra cui quelle di alcuni osservatori locali, si è lasciato velatamente intendere che la compravendita fosse avvenuta durante l’amministrazione Voce, e che quest’ultima non abbia fatto nulla per l’acquisto del bene. Ipotesi azzardate e pretestuose con il solo intento di mettere sempre fango a quest’amministrazione.

Purtroppo a Crotone chi è nelle vesti di alto rappresentante istituzionale, anziché contribuire alla crescita culturale della comunità, tende sempre a prendere le distanze e defilarsi. La città Pitagorica cresce solo se stiamo lontani dai pregiudizi e chi veste un ruolo politico dovrà mirare al contributo che possa offrire alla società crotonese per il conseguimento del bene comune. Oggi ci sono i presupposti di realizzare un percorso vero per una nuova società politica , pensare di guardare al futuro e di progettarlo, sarebbe veramente un stimolo per proiettarsi in avanti.


Post di Margherita Corrado del 26-04-2020:
“Historia Magistra Vitae”.

E’ esperienza comune che la realtà, a volte, superi la fantasia. A riprova, il consigliere comunale Pingitore legge a modo suo – difficile non è leggere, ha detto qualcuno, ma capire ciò che si legge – un mio post sull’ex cinema Ariston e siccome, parole sue, “nelle dichiarazioni di questi giorni, fra cui quelle di alcuni osservatori, si è lasciato velatamente intendere che la compravendita fosse avvenuta durante l’amministrazione Voce, e che quest’ultima non abbia fatto nulla per l’acquisto del bene”, mi rimprovera perché “nelle vesti di alto rappresentante istituzionale, anziché contribuire alla crescita culturale della comunità”, secondo lui sarei una che “tende sempre a prendere le distanze e defilarsi”.

Peccato che il sig. Pingitore abbia frainteso le mie parole, forse e dico forse sopravvalutando un tantino il ruolo dell’amministrazione comunale nell’ipotesi da me prospettata che l’edificio del “cinematografo” potesse diventare museo delle collezioni numismatiche di Kroton. Devo dargli un dispiacere: quando ho scritto che il mio suggerimento era stato avanzato “là dove si puote ciò che si vuole” NON mi riferivo a Piazza della Resistenza e alla Casa Comunale, ché purtroppo per lui non si trovano muro e muro con i cancelli del cielo presidiati da san Pietro, dunque né a lui personalmente né alla Giunta Voce. E neppure a Via Firenze… sia chiaro!

E’ capitato di parlarne, in seguito, anche con Sindaco e Assessore al ramo ma l’interlocutore istituzionale per un simile progetto è lo Stato, perché le collezioni numismatiche di Kroton sono STATALI. Il mio primo rammarico nasceva, perciò, dalla incapacità degli uffici ministeriali di cogliere una opportunità importante, e solo dopo dalla recente conferma della difficoltà di realizzarla a causa dell’avvenuto passaggio di proprietà tra privati. Ma il Consigliere ignora, evidentemente, che Antica Kroton non è iniziata con la ‘sua’ consiliatura, bensì nel lontano 2010. “Prima di me il diluvio” sembra essere il suo motto. E questo spiega anche l’accusa di “prendere le distanze e defilarsi” rivolta a chi si trova “nelle vesti di alto rappresentante istituzionale”, con evidente rammarico del Pingitore, proprio perché in più occasioni ha fatto l’esatto contrario.