Lo storico edificio sarà sede dell’ente periferico del Ministero della Cultura. Via libera al trasferimento di 450mila euro per comprare il fabbricato

di Antonio Morello per la Gazzetta del Sud

Adesso Palazzo Morelli è della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle province di Crotone e Catanzaro che così lo potrà adibire a propria sede principale. L’ente che fa capo al ministero della Cultura ha perfezionato l’acquisto dello storico immobile di via Risorgimento, a Crotone, sbloccando il pagamento di 453.333,33 euro nei confronti della famiglia Morelli.

Il denaro, infatti, era custodito alla Cassa depositi e prestiti in attesa che si definisse il giudizio davanti al Tar della Calabria tra la stessa Soprintendenza e la società “Beni Stabili e Gestioni” che si contendevano la compravendita del fabbricato. E lo scorso aprile, i giudici amministrativi hanno rigettato il reclamo della ricorrente che chiedeva l’annullamento del decreto 165 col quale, il 2 marzo 2022, il Mic dispose l’acquisizione di Palazzo Morelli.

Il privato, che il 27 gennaio 2022 comprò il bene di portata culturale, contestava il diritto di prelazione esercitato dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle province di Crotone e Catanzaro. Che ha avuto la meglio al termine del processo.

Da qui la decisione della soprintendente Stefania Argenti di autorizzare, con decreto dirigenziale firmato il 20 agosto, lo svincolo delle somme in seguito al «passaggio in giudicato della sentenza». Secondo il Tribunale amministrativo regionale della Calabria, «il ministero ha motivato l’esercizio della prelazione sulla base della proposta della Soprintendenza» alla luce «delle caratteristiche e della consistenza» di Palazzo Morelli da «adibire a sede» dell’ente periferico del dicastero della Cultura che, al momento, opera nell’edificio ex Lazzaretto del Comune di Crotone. Una valutazione, quella elaborata dal Mic, che servirà a garantire sia «la tutela dell’immobile» che «una migliore valorizzazione» dello stesso.

In un’intervista la soprintendente Stefania Argenti precisa: “È uno dei palazzi più belli e caratteristici del centro storico di Crotone. Un enorme edificio in stile neoclassico romano con una corte chiusa, che per tanti anni ha ospitato (in affitto) l’ufficio scavi della Soprintendenza archeologica. Oggi, dopo un lungo contenzioso, palazzo Morelli è diventato di proprietà della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio delle province di Crotone e Catanzaro.
Il Tar ha dato ragione all’ente che fa capo al ministero della Cultura, che aveva fatto valere il diritto di prelazione sull’acquisto dell’immobile e che ha così sbloccato il pagamento di 450mila euro alla famiglia proprietaria. Una volta ristrutturato, palazzo Morelli ospiterà la sede della Soprintendenza, piccoli laboratori in cui condividere con la cittadinanza interventi di messa in sicurezza dei reperti, ma anche eventi culturali in cui illustrare l’esito di ricerche, campagne di scavo o elementi del patrimonio storico artistico del Crotonese.
Tuttora l’edificio custodisce migliaia di cassette colme di reperti trovati nelle campagne di scavi effettuate sul territorio.

Ed ancora (da Articolo di Gazzetta del Sud, di Francesca Travierso, dell’01-09-2024: «Con l’acquisto di palazzo Morelli la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Crotone e Catanzaro ha raggiunto un duplice obiettivo: Trovare una sede all’altezza dell’istituzione e della città e nello stesso tempo restituire alla cittadinanza un monumento così importante per il cuore culturale della città. Abbiamo raggiunto – afferma la Soprintendente – uno degli obiettivi principali che ci eravamo prefissati quando mi sono insediata, considerato che la Soprintendenza qui non aveva ancora una sede fisica»