Crotone, “Riaprite quel portone”: sit in delle associazioni per la riapertura della Fortezza di Carlo V

Da aprile 2018 il castello di Carlo V è chiuso a seguito del rinvenimento di materiale radioattivo. Da allora la fortezza è inaccessibile e in attesa di una bonifica. A nulla sono valsi gli annunci e anche gli appelli, a distanza di 3 anni nulla è cambiato.

Il Comitato Antica Kroton aveva qualche settimana sollecitato il Prefetto di Crotone affinché convocasse la Commissione Tecnica per la Protezione Civile, operante presso la Prefettura di Crotone ai sensi dell’art. 126 bis del DLgs. 230 del 17 marzo 1995 e successivo DLgs 101 del 31 luglio 2020, per procedere alla perimetrazione dell’area interessata da rischio radiometrico insistente nel complesso del Castello di Carlo V, alla sua bonifica e alla messa in sicurezza delle altre aree, onde poter restituire ai Cittadini la possibilità d’accesso allo stesso Castello (leggi il documento). Fino ad ora questa richiesta non ha sortito l’effetto sperato.

Come annunciato qualche giorno fa, si è tenuto oggi 18 aprile 2021, a Crotone presso la Piazza Castello, un sit in dal titolo simbolico “Riaprite quel portone”, con il quale si leva alta la voce delle associazioni crotonesi per chiedere la riapertura del Castello di Carlo V, chiuso con ordinanza del 5 agosto 2018 dall’allora sindaco Ugo Pugliese a seguito della segnalazione della senatrice Margherita Corrado della presenza di materiale di scarto delle fabbriche. Da allora ad oggi, nonostante le sinergie annunciate tra enti, la bonifica non è stata effettuata, e quel portone continua a restare chiuso.

Attraverso il sit in le associazioni sottolineano che è necessario riportare l’attenzione della comunità e delle istituzioni sui beni monumentali, archeologici e sulle risorse culturali presenti nella città di Crotone, da troppo tempo trascurate e svilite.

Un sit in composto da anime diverse, unite, per sottolineare che il patrimonio culturale è fondamentale per il rilancio e lo sviluppo di questo territorio.