Il senatore Arch. Ernesto Rapani, rossanese, esponente di Fratelli d’Italia e membro della commissione Giustizia, ha sollevato queste preoccupazioni presso al Ministero della Cultura, chiedendo se siano a conoscenza dei problemi che affliggono il settore culturale calabrese e se abbiano intenzione di sbloccare la situazione di stallo dei vincitori dei concorsi indetti dallo stesso Ministero, al fine di ristabilire il completo organico e garantire il pieno funzionamento dei musei e dei siti archeologici calabresi.
Di seguito si riporta il testo estratto dal Resoconto stenografico della seduta n. 071 del 24/05/2023
RAPANI – Al Ministro della cultura. – Premesso che:
preoccupa la notizia, riportata da fonti di stampa, del rischio di una prossima chiusura di musei e siti archeologici calabresi;
in particolare, secondo la denuncia dei sindacati riportata su un quotidiano locale, “il personale è sempre più esiguo e il rischio concreto è quello di ritrovarsi con musei e siti archeologici chiusi nel cuore dell’estate. Le strutture della Calabria sono ormai svuotate di dipendenti dopo l’emorragia determinata dai pensionamenti a cui non è corrisposto un adeguato turnover.
La situazione più eclatante, rilevata già qualche mese fa, riguarda la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Catanzaro e Crotone dove sono in servizio soltanto 4 persone (2 amministrativi, 1 centralista e 1 architetto) che lavorano sotto la direzione dell’architetta Stefania Argenti. E pensare che secondo la pianta organica del Ministero i dipendenti dovrebbero essere 35“;
considerato che, il 24 aprile 2023, il Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri ha approvato la graduatoria finale di idoneità dei profili di operatore amministrativo gestionale (17 unità), operatore tecnico (38 unità), operatore alla fruizione, accoglienza e vigilanza (153 unità) relativi alla procedura selettiva pubblica per il reclutamento di 1.956 unità di personale non dirigenziale a tempo determinato in varie aree di inquadramento, per il Ministero della cultura, il Ministero della giustizia e il Ministero dell’istruzione;
rilevato inoltre che:
secondo quanto si apprende dalla medesima denuncia sindacale, il Ministero della cultura, ad oggi, nonostante la drammatica carenza di personale degli istituti e luoghi della cultura della Calabria, non avrebbe avviato le necessarie attività istruttorie per la contrattualizzazione dei vincitori;
musei, parchi archeologici, soprintendenze, archivi e biblioteche scontano da tempo una carenza di personale che ne rende difficile, se non impossibile, la normale gestione e programmazione delle varie attività;
preoccupante, in particolare, la situazione dei siti pertinenti al parco archeologico di Sibari e della Direzione regionale musei, dove il personale di accoglienza e vigilanza in servizio, già numericamente inferiore di oltre il 50 per cento rispetto all’organico previsto, sarà a breve ulteriormente ridotto in vista dei pensionamenti ormai prossimi, a tal punto da non poter più garantire l’apertura nei prossimi mesi estivi;
valutato che, se non si interverrà tempestivamente, tale situazione rischia di penalizzare la Calabria nell’accessibilità, fruibilità e promozione, soprattutto in vista della stagione turistica alle porte, di un patrimonio di inestimabile valore, quello archeologico e culturale, che costituisce una delle realtà più positive della regione; un patrimonio che, invece, deve costituire la leva strategica per il rilancio culturale, economico e sociale della Calabria,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e se, accertata la veridicità e la gravità, quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per sbloccare la condizione di stasi nell’assunzione dei vincitori dei concorsi del Ministero, al fine di ripianare le piante organiche e garantire la piena operatività dei musei e siti archeologici della Calabria.
(3-00470)