Il ministero Cultura ha chiesto al Ministero dell’ambiente di estendere l’operatività del commissario Emilio Errigo1
Circa due settimane prima, il D.L. 17-10-2024 n. 153 era stato definitivamente convertito con modificazioni, in Legge, prevedendo, all’articolo 7, l’istituzione della Struttura di Supporto al Commissario (Rif. Corriere della Calabria).
Poco prima di Natale arriva la richiesta del Ministero della Cultura al MASE (Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica) di estendere l’operatività del Commissario, Prof. Gen. Emilio Errigo, alle vaste aree archeologiche del quartiere settentrionale dell’antica Kroton, , compresa anche la zona denominata Vigna Nuova, per le quali il Commissario dovrebbe realizzare interventi di bonifica, recupero e valorizzazione culturale. Ciò al fine di accelerare e coordinare le attività necessarie per il raggiungimento degli obiettivi comuni all’interno degli oltre 80 ettari dell’Area Archeologica. L’iniziativa mira a promuovere la progettazione di interventi rapidi e coordinati per il recupero e la fruibilità dell’importante sito, attualmente in stato di degrado e con ogni probabilità contaminato da residui industriali prodotti dalle ex aree industriali adiacenti.
Nel corso di una riunione svoltasi nei giorni scorsi presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla presenza della Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, Stefania Argenti, del Sindaco di Crotone Vincenzo Voce e dei rappresentanti degli enti territoriali interessati, il Commissario Emilio Errigo “ha espresso piena disponibilità a mettere in atto tutte le iniziative possibili, con l’indispensabile supporto e collaborazione di Regione Calabria, Provincia e Comune di Crotone“.
Durante la riunione, “è stata formalizzata, grazie anche alle eccellenti relazioni istituzionali, la volontà di trasferire la responsabilità della bonifica, tutela e valorizzazione dell’Area Archeologica, attualmente in capo al Comune di Crotone come soggetto attuatore, al Commissario Straordinario.
Questo passaggio, insieme alla richiamata recente istituzione della Struttura di Supporto (Decreto-legge n. 153 del 17 ottobre 2024), permetterà una maggiore possibilità di programmazione tecnica e una successiva migliore capacità operativa, per giungere in tempi tecnici brevi alla bonifica, al recupero ambientale e alla valorizzazione di questa area per fini culturali e per permettere la piena fruibilità turistica in sicurezza“.
Il Commissario, ai sensi dell’art. 3 del D.P.C.M. del 14/09/2023, è autorizzato ad avvalersi di enti vigilati e società specializzate, come ISPRA-SNPA, ArpaCal e Sogesid S.p.A., per garantire operatività e tutela del sito.
Il MIC, inoltre, nel richiedere al MASE di estendere l’operatività del Commissario agli interventi di recupero archeologico, auspica “nel contempo “il reperimento di ulteriori risorse finanziarie pubbliche per il raggiungimento degli obiettivi comuni di bonifica, tutela e valorizzazione“.
Il tavolo interistituzionale si è quindi aggiornato a gennaio, per definire i passi ulteriori da compiere verso la bonifica e valorizzazione del sito.
—
Sommario
Il quartiere settentrionale dell’Antica Kroton
Tra la seconda metà del VII sec. a.C. e gli inizi del VI sec. a.C. fu diffusamente attuato, dai coloni provenienti dalla Grecia, un programma di regolarizzazione dell’impianto urbano mediante la realizzazione di tre grandi nuclei edifìcati, o quartieri cittadini,con differente orientamento stabilito da maglie di stenopoi e plateai, denominati Quartiere Settentrionale, Quartiere Centrale e Quartiere Meridionale. ll terzo, Quartiere Settentrionale è ruotato di 60° in direzione Est, ed includeva la zona tra la ripa dell’Esaro e contrada Vela abbracciando le località Morelli e Vigna Galluccio. Si tratta di un ampio spazio pianeggiante (parco Montedison e Vigna Galluccio) con piccoli rilievi ai bordi (collina della Batteria).
L’area di archeologica di cui si parla è solo una porzione del Quartiere Settentrionale, precisamente l’area archeologica tutelata e perimetrata dal D.M. di vincolo del 17 maggio 1978, e che in seguito rientrò nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) per le bonifiche di “Crotone — Cassano — Cerchiara”, perimetrato con il D.M. Ambiente del 26 novembre 2002 (G.U. n.17 del 22/01/2003) ai sensi dell’art. 1 com. 4 della L. 426/98, incluso nell’elenco dei siti di bonifica di interesse nazionale dal D.M. 468/2001.
L’area archeologica “Vigna di Galluccio” è ubicata a nord del Comune di Crotone, in località Morelli – Case Galluccio (di fronte all’ex area Pertusola-Montedison), ed ha un’estensione di circa 79 ettari.
Benchè fossero noti da tempo ritrovamenti in quest’area, la sua definizione inizia nel 1967, quando il Comitato dei Ministri per il Mezzogiorno approvò un piano di sviluppo presentato dal Consorzio Industriale di Crotone, possibile ampliamento dello stabilimento Montedison. Si rese necessario l’espletamento di alcune prospezioni elettromagnetiche, accompagnate da carotaggi, portate a termine dalla Fondazione Lerici nel 1976. I risultati, pubblicati da L. Quilici nel 1977, dimostrarono come tutta l’area fosse occupata dai resti della città antica secondo un modulo per striga. Nella relazione scientifica interpretativa a cura del prof. Lorenzo Quilici, direttore archeologo del C.N.R., venne attestato il notevole interesse archeologico di tutta la superficie indagata, che in seguito fu sottoposta a vincolo di particolare interesse archeologico dal ministro dei Beni Culturali ed Ambientali, Dario Antoniozzi, su proposta della Soprintendenza Archeologica della Calabria – vincoli di CONTRADA VIGNA DI GALLUCCIO – con D.M. di vincolo del 17 maggio 1978.
Nel 1994, il Prefetto di Catanzaro emanò il decreto di esproprio dell’area, acquisendola al patrimonio dello Stato.
Dopo l’inclusione dell’are archeologica all’interno dei siti di bonifica di interesse nazionale di cui al D.M. 468/2001, il Comune di Crotone nel 2004 ha caratterizzato l’area, ed è stata evidenziata evidenziata una contaminazione diffusa e superficiale nel top soil di Cd e Zn, riconducibile presumibilmente ad inquinamento da ricaduta atmosferica.
Con l’Accordo di Programma Quadro Ambiente del 2006, il Comune di Crotone fu individuato come soggetto attuatore degli interventi di bonifica dell’area. Negli anni successivi su 60 ettari intervenne l’Ente, con un progetto di fitorimediazione che oggi va rivisto, considerato che nell’area furono trovati tenorm e amianto. Su poco più di 14 ettari fu, invece, la Regione ad effettuare una caratterizzazione, sulla quale ora andrà fatta l’analisi di rischio in vista di una successiva bonifica.
—
Servizio Video dei EsperiaTV
Link: https://www.youtube.com/watch?v=rqgHVzullLU
—-
Articolo della Gazzetta del Sud del 24-12-2024
Note
- Emilio Errigo, ex Emilio Errigo, generale della guardia di finanza e docente dell’Unitus, era stato nominato dall a G.R. della Calabria nel a gennaio 2023 commissario straordinario di Arpacal (Rif: Civionline). Quindi, il 14 settembre 2023, è stato nominato Commissario Straordinario per le Bonifiche del Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Crotone, Cassano e Cerchiara di Calabria dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, su proposta del Ministro del MASE e del Ministro del MED (Rif. Wesud).[↩]