Sui binari del Grand Tour. Da Crotone a Sibari col “Treno della Magna Grecia 2017”

IL TRENO DELLA MAGNA GRAECIA SULLA LINEA JONICA DA CROTONE A SIBARI

Da il Giornale di Calabria del 13-03-2017

Nell’ambito della 10a Giornata delle Ferrovie non Dimenticate, indetta da CoMoDo nell’ambito del mese della mobilità dolce (dal 5 marzo al 9 aprile), è partito sabato 11 marzo per il secondo anno consecutivo il “Treno della Magna Graecia”, un viaggio sui binari, da Crotone a Sibari, che furono due tra le poleis più ricche e fiorenti della Megale Ellas, e che furono in guerra tra loro, con la battagliera Kroton che prevalse sulla opulenta e lussuriosa Sibarys.

Il tutto è stato organizzato dalla sezione di Crotone di Italia Nostra, in collaborazione con la sezione di Trebisacce, l’associazione Ferrovie in Calabria, il Gruppo Archeologico Krotoniate ed il Gruppo Archeologico del Pollino. Si è trattato del secondo itinerario con il treno della Magna Grecia sulle orme dei viaggiatori del grand tour alla riscoperta dei siti archeologici e della storica linea ferroviaria che dal 1875 lambisce il mar Jonio, per riscoprire la civiltà magno greca e visitare il Museo ed il Parco Archeologico di Sibari ad un mese esatto dall’inaugurazione dell’11 febbraio scorso, dopo la tragica alluvione del 19 gennaio 2013. Guide culturali sono stati alcuni soci del Gruppo Archeologico del Pollino.

L’itinerario si è svolto in ideale continuità con il precedente del 5 marzo 2016, che ha condotto i numerosi partecipanti del moderno “Petit Tour della Magna Grecia” da Crotone a Locri per visitarne il Parco archeologico ed il Museo.

A guidare la folta comitiva che ha potuto contare anche questa volta pure su un assiduo gruppetto di guide turistiche, giornalisti, studiosi ed appassionati provenienti da Catanzaro e sempre presenti in tali iniziative di valorizzazione del territorio calabrese, c’era la presidente di Italia Nostra Crotone, professoressa Teresa Liguori: “Si è trattato di un evento ancora una volta organizzato nella convinzione che il percorso culturale-turistico e la fruizione della mobilità dolce, quella del treno, non impattante e non inquinante, rispettosa dell’ambiente e promotrice di relazioni sociali, bene si armonizzino e vadano valorizzati. Inoltre– secondo la Liguori- non si può puntare allo sviluppo culturale e turistico di siti di eccellenza storico-artistica così rilevanti quali sia Sibari che Crotone, se non vengono rafforzati i collegamenti da e per il territorio. Da parte nostra, continuiamo a sostenere che viaggiare in treno è bello, suggestivo ed affascinante, oltre che rispettoso dell’ambiente e della storia. Proprio perciò, anche grazie all’appoggio delle associazioni impegnate con noi in questa mission di valorizzazione del territorio costiero jonico, avanzeremo la proposta che il treno Ati 122-Swing assuma la denominazione secondo noi più consona di Treno della Magna Graecia”.

Il treno della Magna Graecia sulla linea jonica da Crotone a Sibari
RTC TELECALABRIA – 14 mar 2017

X Giornata nazionale delle ferrovie non dimenticate
Da Crotone a Sibari col “Treno della Magna Grecia”

Testo estratto da Calabria. Travel del 16-06-2017

La storica esperienza turistica, archeologica e letteraria nota come Grand Tour ha ispirato anche quest’anno la sezione di Crotone dell’associazione Italia Nostra nell’organizzare il “Treno della Magna Grecia”, un’iniziativa volta a far conoscere e riscoprire le diffuse testimonianze dell’antichità classica offerte dalla Calabria jonica.

Il 25 novembre 1897, proveniente da Taranto, giungeva in treno a Crotone il romanziere inglese George Gissing. Una tappa che 18 anni prima aveva attratto anche l’archeologo francese Francois Lenormant. Gissing aveva poi condensato nel suo “By the Ionian Sea” (“Sulle rive dello Jonio”) gli appunti di quel viaggio nei luoghi dove era fiorita la civiltà della Magna Grecia.

Suggestive rovine e pregevoli reperti affioranti dal suolo avevano esercitato il loro fascino su un altro romanziere britannico, Norman Douglas, giunto tre volte in Calabria e per ferrovia a Crotone nella visita del 1911. Sulle orme di questi illustri viaggiatori del passato il “Treno della Magna Grecia” ha avuto come meta, lo scorso anno, il Museo e il Parco archeologico di Locri Epizefiri; quest’anno, sabato 11 marzo, la nutrita comitiva dei partecipanti ha raggiunto il Museo e il Parco archeologico di Sibari. L’iniziativa è stata portata avanti nella convinzione che l’utilizzo del treno per finalità turistico-culturali vada incoraggiato, e non è un caso che sia rientrata tra gli eventi realizzati in tutt’Italia nell’ambito della X Giornata nazionale delle ferrovie non dimenticate: un appuntamento annuale, ormai consolidato, che riunisce associazioni e movimenti accomunati dall’obiettivo di valorizzare gli aspetti più pregevoli – storici, architettonici e paesaggistici – di tratte ferroviarie in esercizio o dismesse.

Museo-archeologico della Sibaritide
Museo archeologico della Sibaritide

L’escursione a Sibari è stata organizzata grazie alla sinergia tra le sezioni di Italia Nostra di Crotone e Trebisacce, il Gruppo archeologico krotoniate, il Gruppo archeologico del Pollino e l’Associazione Ferrovie in Calabria. Ieri come oggi i 472 km di binario tra Taranto e Reggio Calabria rappresentano una sorta di dorsale jonica dell’archeologia, congiungendo centri che nel nome rimandano alle antiche colonie della Magna Grecia: Taranto (Taras), Sibari (Sybaris), Crotone (Kroton), Locri (Lokroi Epizephyrioi), Reggio Calabria (Reghion). Un treno che tocchi queste località nell’ambito di un itinerario storico e culturale sulle orme dei viaggiatori del Grand Tour è un’idea lanciata da Italia Nostra e proposta anche all’Assessorato alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Calabria.

Che diventi un prodotto, anche soltanto stagionale, da inserire nell’offerta turistica regionale è auspicabile. Potrebbe essere utilmente abbinato ad iniziative nei settori dell’enogastronomia, dell’artigianato e dell’escursionismo naturalistico.

Il viaggio di sabato 11 marzo ha dimostrato che “col treno si può”. E’ un messaggio particolarmente significativo per il versante jonico, che, fortemente ridimensionato nell’offerta ferroviaria nel corso degli ultimi decenni, registra una certa ripresa anche in termini di qualità del servizio. Lo testimonia il regionale 22635, effettuato dal nuovo treno diesel Atr 220 “Swing” 026 , che ha riportato la comitiva a Crotone. Si tratta di uno dei tre complessi di questo tipo attualmente in esercizio sulla linea jonica.

Giulio Grilletta   

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