J.T. Clarke, A. Emerson – Kroton, archaeological news (1887)

J.T. Clarke, A. Emerson – Kroton, archaeological news (1887) Numerosi furono i viaggiatori stranieri che visitarono il resti del Santuario del Capo Lacinio nel XVIII e XIX secolo, tra cui il Riedesel ed il Saint-Non. Ad essi e al Tommasini si devono le notizie più precise e le prime … Numerosi furono i viaggiatori stranieri … Leggi tutto

Roberto Spadea – Il Tesoro di Hera (BDA n. 88) (1994)

Roberto Spadea – Il Tesoro di Hera (BDA n. 88) (1994) E’ una prima pubblicazione di Roberto Spadea che resoconta degli della fortunata campagna di scavo da lui diretta in cui venne rinvenuto il “Tesoro di Hera”, ed il suo reperto più famoso: il diadema d’oro. L’articolo è stato riadattato in … E’ una prima … Leggi tutto

Sileno Rampado – Fra colonie e madrepatria: il caso acheo (2004)

Sileno Rampado – Fra colonie e madrepatria: il caso acheo (2004) La pubblicazione si occupa dei rapporti tra le colonie occidentali e la madrepatria, in particolare del caso acheo, per il quale la limitata conoscenza del mondo arcaico e protostorico, unitamente alle rielaborazioni di età classica, memorie locali emotivi topici e leggendari … La pubblicazione si … Leggi tutto

Gregorio Aversa – Un tempio arcaico al Lacinio (2011)

Recenti scavi sul promontorio di Capo Colonna (2003), l’antico Lakinion, hanno consentito di individuare un contesto chiuso al di sotto di strutture di età romana, entro il quale è stato trovato uno scarico di frammenti fittili pertinenti ad almeno tre coperture di epoca arcaica. Tra questi erano compresi frammenti di una copertura principale (sime, lastre di rivestimento, embrici), cui pertengono anche parti di figure acroteriali plastiche, che possono ricondursi ad un unico tetto (già noto come tetto B nella prima classificazione operata da Dieter Mertens nel 1982). La fabbricazione di tale copertura sembra riportarsi ad un atelier attivo sul promontorio negli anni al passaggio fra terzo e quarto venticinquennio del VI secolo a.C. Le nuove evidenze, combinate con i dati sino ad oggi acquisiti dalla ricerca, consentono alcune osservazioni generali anche in riferimento alla topografia ed alla storia del maggiore santuario di Crotone dedicato ad Hera.