L’area ex-Ariston o dell’ex bivio porto della tratta Crotone-Petilia Policastro delle Ferrovie Calabro-Lucane, posta tra Via S.Carpino (ex Via Cutro), via XXV Aprile, Via. M.Nicoletta, Corso G.Mazzini, è un’area – in parte pubblica ed in parte privata, su cui non si è costruito, ma anche degradata ed abbandonata a se stessa in pieno centro a Crotone.

Proprio per la sua posizione è da sempre di interesse per gli appetiti edilizi e commerciali, ma nello stesso tempo è un’area di interesse archeologico per la presenza di un quartiere dell’antica Kroton, e per questo sarà oggetto di scavi nell’ambito del progetto “Antica Kroton”, con un finanziamento di 1.600.000€ (rif. quadro economico rimodulato).

Con decreto del 10 novembre 2021, il Ministero della Cultura dispose il vincolo d’interesse culturale sulla superficie e sugli immobili compresi tra le vie Silvio Carpino, Claudio Crea, Cutro, XXV Aprile e Mario Nicoletta.

All’inizio del 2023 (vedere articolo della Gazzetta del Sud del 03-01-2023) giungeva notizia che il ricorso dei privati non era stato accolto ed il Tar di Catanzaro aveva confermato il vincolo culturale.

Tre mesi dopo arriva l’ulteriore notizia che il Consiglio di Stato ha sospeso il vincolo e riapre la partita dell’area ex Ariston (vedere Il Crotonese del 06 aprile 2023): il presidente della Sezione Sesta, Sergio De Felice, aveva infatti accolto il ricorso della Ariston srl, ribaltando momentaneamente la pronuncia del Tar di Catanzaro.

All’inizio del 2024. Il vincolo viene annullato. Per i giudici: «Non provata la presenza nei terreni di reperti archeologici»
Gazzetta del Sud del 03-01-2024. Articolo di An.Mo.

L’articolo su Il Crotonese, in pari data, evidenzia che l’annullamento del vincolo è parziale e da riferirsi alla sola particella di proprietà dell’appellante, la Società Ariston S.r.l. “quindi sarà possibile, per quest’ultima, portare a termine il progetto di riqualificazione dell’area rispetto alla quale era già stata presentata apposita richiesta di permesso di costruire volta alla realizzazione di un edificio Commerciale/residenziale”.

La vittoria ottenuta per via giudiziaria del privato lascia aperti futuri problemi realizzativi, poichè qualunque rinvenimento archeologico durante i futuri lavori bloccherebbe il cantiere, e riaprirebbe la strada verso un’ulteriore condizione di definizione di un nuovo vincolo.