(foto di copertina da Wikipedia)

Presto l’inaugurazione in località “La Lustra”, un sito archeologico a Scandale. L’area archeologica collocata lungo la strada interpoderale che collega Scandale con la propria frazione Corazzo. Situata in mezzo ad una suggestiva vista panoramica: a Nord si possono scorgere le vallate del fiume Neto, ad Est il tavolato del Marchesato che scende fino al mare, e non mancano le vedute dell’altopiano silano.

All’interno della struttura, sono stati rinvenuti diversi materiali tra i quali frammenti di ceramica ellenistica, orli decorati ricondicibili a grandi contenitori usati per conservare le granaglie, monete, numerosi pesi da telaio contrassegnati e diverse forme, che documentano come nel sito fossero praticate attività di lavorazione tessile, e di stoccaggio di prodotti agricoli.

I reperti, oggi custoditi dalla Soprintendenza ai beni culturali, sono datati a partire dal IV sec. A..C., quindi riferibile al periodo brettio. Le fonti antiche più attendibili che parlano dell’ etnos dei Brettioi (così li chiamavano i greci) o Bruttii (così li chiamavano i romani) dono Diodoro Siculo (XXIII, 1) i quali, a loro volta, si rifanno agli scritti di Timeo di Taormina e di Eforo di Cuma Eolica.

Gli insediamenti brettii non raggiungono la dimensione e l’organizzazione di una città, ma nuclei sparsi dislocati a brevi distanze, e l’area della ”Lustra” di Scandale probabilmente ospitava una vera e propria fattoria adibita alla lavorazione dei prodotti del luogo.