Maria Rossana Caniglia, Francesca Passalacqua – La Riforma Agraria degli anni Cinquanta in Calabria (2019) Abstract La legge Sila (legge n. 230 del 12/05/1950), primo atto di quell’innovazione fondiaria tanto invocata negli anni del secondo dopoguerra per rispondere alla condizione di arretratezza del sistema agrario, avviava ufficialmente la Riforma Agraria in Calabria. L’Ente dell’Opera per … Leggi tutto
Giovanna De Sensi – La montagna calabrese in età antica: insediamenti, popolazioni, economia (2020) Estratto dal Volume “La Montagna Calabrese”, a cura di Giovanna De Sensi Sestito e Tonino Ceravolo Sommario 1. Insediamenti pre-protostorici, p . 100 2. Gli Enotri: gente di montagna, p. 103 3. Riferimenti poetici a contesti silani di età classica, … … Leggi tutto
D.Marino, A.T.Grasso – Ricerche topografiche e scavi archeologici nella Sila Grande (2010) Il paesaggio silano, così come appare oggi ai nostri occhi, è il risultato di un processo evolutivo millenario, plasmato non soltanto da fattori naturali determinanti ma anche da una costante presenza umana che, con diversa intensità a seconda delle epoche, … Il paesaggio … Leggi tutto
La presenza monetale cartaginese suggerisce una frequenza punica dell’antica Calabria tra la metà del IV-primi del III sec.a.C. precedente alla campagna annibalica del 218-202 a.C.. Le monete puniche presenti in Calabria in questa prima fase sono tutte legate all’eparchia punica in Sicilia e sono pertinenti alle più prestigiose serie cartaginesi prodotte in questo periodo.
La presenza più significativa di monete cartaginesi nel territorio calabro è rappresentata dagli esemplari in elettro di zecca cartaginese del 310- 270 a.C. del tipo Core/cavallo stante. L’interesse primario di Cartagine per queste terre è stato sicuramente il reclutamento dei mercenari, tuttavia gli interesse cartaginesi dovevano andare anche oltre l’arruolamento e il controllo mercantile delle coste con la flotta. Anche se proprio il mantenimento in efficienza di quest’ultima potrebbe aver determinato l’attenzione particolare riservata all’area calabrese.
Per Cartagine, infatti, doveva essere praticamente impossibile l’accesso alle foreste della Sicilia orientale sotto lo stretto controllo siracusano e imprescindibile fonte di legname per la loro flotte (Diodoro, XIV, 42). I rinvenimenti monetali e anforici nell’area ionica tra Caulonia e Locri potrebbero suggerire anche l’interesse per le miniere di pirite arsenicata.
Annibale coniò moneta solo al suo arrivo nel Bruzio e parte delle sue emissioni, in particolare l’argento e l’elettro, potrebbero essere state battute a Cartagine per un esclusivo uso in Italia.
Piero Bevilacqua – La Transumanza in Calabria (1988) L’economia della transumanza in Calabria, come in tante altre regioni del bacino del Mediterraneo, ha origini remote, ed è strettamente legata alle caratteristiche ambientali e climatiche del suo territorio. La presenza dei rilievi montani alternati agli spazi delle pianure e … L’economia della transumanza in Calabria, come … Leggi tutto
E.Garofalo e F.Cornicello – Sila archeologica: alla scoperta del volto inedito dell’altopiano calabrese (2017) Dal 2005 le scoperte archeologiche in Sila rivelano tracce di una frequentazione plurimillenaria dell’altopiano, parallela a un’evoluzione del paesaggio: uno straordinario connubio di natura e cultura sconosciuto ai più. E mentre si annuncia una nuova importante scoperta, si attende la … … Leggi tutto