Il paesaggio silano, così come appare oggi ai nostri occhi, è il risultato di un processo evolutivo millenario, plasmato non soltanto da fattori naturali determinanti ma anche da una costante presenza umana che, con diversa intensità a seconda delle epoche, può essere interpretata come il principale agente modificatore.
I nuovi dati raccolti attraverso le ricognizioni topografiche e gli scavi stratigrafici effettuati nell’area dei laghi silani attestano una intensa presenza antropica a partire dall’Eneolitico (capanne) fino all’età greca (santuario dedicato a una divinità femminile con deposizione di armi in ferro) e romana (edificio con fornace per la produzione della pece).