SOMMARIO
“La provenienza crotoniate di Milone è all’origine della scelta di includere il frammento nelle edizioni Rose e Gigon della politeia di Crotone (520R; 523, 1G); Rose in particolare lo considera l’unico estratto pervenutoci della politeia.
Müller invece attribuisce il frammento ad un’altra opera aristotelica del catalogo diogeniano, gli Olympionikai (fr. M) 4 , ma ritiene che l’atleta Milone fosse menzionato da Aristotele anche nella politeia di Crotone, senza tuttavia fornire alcuna documentazione in merito.”
Vengono analizzati 6 frammenti variamente attribuiti alla politeia di Crotone dai suoi editori soltanto l’excerptum da Eraclide Lembo (e) può essere attribuito con sicurezza a quel che resta di una politeia aristotelica riservata all’apoikia achea.
PREMESSA
Le Costituzioni (Πολιτείαι) erano una raccolta di 158 scritti, coordinati da Aristotele. L’imponente raccolta fu prodotta quantomeno a partire dagli anni Trenta del IV secolo a.C., per educare Alessandro Magno, e possono essere ascritte ad un genere di tipo erudito-documentario, a metà tra storia e diritto, tipico delle opere aristoteliche di questo periodo. Risulta evidente, data la vastità della raccolta, che Aristotele non può averle scritte tutteː deve essersi limitato a coordinare il lavoro dei suoi allievi del Peripato, che raccolsero e composero questi opuscoli dedicati a popoli e città del mondo greco.
Della raccolta di Politeiai conosciamo quasi per intero solo l’Athenaion Politeia (Costituzione degli Ateniesi), mentre di altre 44 ci sono giunti i brevissimi estratti di Eraclide Lembo, attivo intorno alla metà del II sec. a.C. e delle restanti restano frammenti di tradizione indiretta.
Da queste fonti è possibile ricostruire l’esistenza delle Costituzioni delle numerose poleis e stirpi, tra cui Crotone.