Procopio, lo storico dello scontro che per circa trent’anni oppose Giustiniano ai Goti d’Italia, attesta espressamente che nel 547 la flotta di Belisario fu costretta a sbarcare nel porto di Crotone ma non vi si trattenne perché la città mancava di fortificazioni – dismesse le mura di Kroton fin dal III sec. a. C. per la fortissima contrazione dell’abitato, non si era reso necessario costruirne di nuove fino ad allora –, mentre appena cinque anni più tardi, nel 552, le milizie imperiali e la popolazione fecero fronte comune per contrastare l’assedio di Totila, asserragliandosi nella cittadella in attesa dell’arrivo del contingente di stratiotai fatto affluire dalla Grecia .
“Ha del miracoloso la sopravvivenza fuori terra di un tratto non irrisorio di quel circuito murario che, in coerenza con le pratiche edilizie del VI secolo, reimpiega esternamente spolia ricavate dall’edilizia monumentale anteriore (nel caso specifico magno-greca) per realizzare un possente muro a sacco entro doppio paramento di blocchi in calcarenite locale ….”