E.A.Arslan, I Brettii: il quadro numismatico (2011)

E.A.Arslan, I Brettii: il quadro numismatico (2011) Lo studio passa in rassegna e discute le cronologie fortemente discordanti proposte negli ultimi studi sulla monetazione dei Brettii, e riafferma la circolazione della moneta anche durante la guerra di Annibale, con peso/fluttuazioni legate alle variazioni dei prezzi dei metalli. … Lo studio passa in rassegna e discute … Leggi tutto

Salvatore Medaglia – Il Bruzio nelle liste dei theorodokoi (2015)

Salvatore Medaglia – Il Bruzio nelle liste dei theorodokoi (2015) L’oggetto dello studio sono documenti epigrafici provenienti da Epidauro e da Delphi, e riguardano una serie di serie di personaggi che rivestivano la carica della theorodokia con abbinato il nome della città in cui risiedevano. La funzione dei theorodokoi era … L’oggetto dello studio sono … Leggi tutto

Lorenza-Ilia Manfredi – Il commercio e le monete nel Bruzio prima e dopo Annibale (2009)

La presenza monetale cartaginese suggerisce una frequenza punica dell’antica Calabria tra la metà del IV-primi del III sec.a.C. precedente alla campagna annibalica del 218-202 a.C.. Le monete puniche presenti in Calabria in questa prima fase sono tutte legate all’eparchia punica in Sicilia e sono pertinenti alle più prestigiose serie cartaginesi prodotte in questo periodo.
La presenza più significativa di monete cartaginesi nel territorio calabro è rappresentata dagli esemplari in elettro di zecca cartaginese del 310- 270 a.C. del tipo Core/cavallo stante. L’interesse primario di Cartagine per queste terre è stato sicuramente il reclutamento dei mercenari, tuttavia gli interesse cartaginesi dovevano andare anche oltre l’arruolamento e il controllo mercantile delle coste con la flotta. Anche se proprio il mantenimento in efficienza di quest’ultima potrebbe aver determinato l’attenzione particolare riservata all’area calabrese.
Per Cartagine, infatti, doveva essere praticamente impossibile l’accesso alle foreste della Sicilia orientale sotto lo stretto controllo siracusano e imprescindibile fonte di legname per la loro flotte (Diodoro, XIV, 42). I rinvenimenti monetali e anforici nell’area ionica tra Caulonia e Locri potrebbero suggerire anche l’interesse per le miniere di pirite arsenicata.
Annibale coniò moneta solo al suo arrivo nel Bruzio e parte delle sue emissioni, in particolare l’argento e l’elettro, potrebbero essere state battute a Cartagine per un esclusivo uso in Italia.

Giovanna De Sensi – I Brettii fra Pirro, Roma e Annibale. (2017)

ABSTRACT (del LIBRO). La ricchezza del patrimonio storico e archeologico della Calabria, dalla protostoria all’età ellenistica, non si esaurisce nello splendore della cultura delle città magno-greche fiorite lungo le coste ionica e tirrenica, ma include la serie di insediamenti degli Enotri che con esse avevano in varie forme interagito fino all’epoca classica e di quelli dei Brettii strutturatisi dalla metà del IV secolo a.C. in poi. Disseminati nelle aree collinari, a controllo dei punti di accesso dalla costa e della viabilità interna favorita dal sistema idrografico, tali insediamenti solo negli ultimi decenni hanno cominciato ad essere sistematicamente indagati. Con questo secondo volume si porta a compimento il progetto “Enotri e Brettii in Magna Grecia”, avviato un decennio fa allo scopo di favorire la conoscenza e la valorizzazione di tutti questi siti presenti nel territorio regionale in un’ottica di continuità e con attenzione alle modalità di interazione fra Greci e Italici.