Il GAK in visita a Castelmonardo (Filadelfia)

Dopo circa 33 anni una rappresentanza dei Gruppi Archeologici d’Italia ritorna a Castelmonardo presso l’odierna Filadelfia, in provincia di Vibo Valentia. L’invito era stato rivolto dall’Amministrazione Comunale di Filadelfia nella persona dell’assessore al Turismo Gabriele Runca.

Alla visita ed al relativo incontro, avvenuti la mattina di Domenica 10 dicembre 2006, hanno partecipato dirigenti e soci del Gruppo Archeologico “Paolo Orsi ” di Soverato e del Gruppo Archeologico Krotoniate.

Per il Gruppo archeologico di Soverato erano presenti il direttore Angela Maida e il dirigente Raffaele Riverso, unitamente ad una folta schiera di soci e simpatizzanti. Per il Gruppo archeologico di Crotone, il direttore del Gruppo Vincenzo Fabiani, nonchè direttore regionale per la Calabria, ed i dirigenti Gino Cantafora e Pino De Sole.

La rappresentanza dei Gruppi archeologici calabresi è stata accolta nella piazza di Filadelfia dall’assessore Gabriele Runca, unitamente al Sindaco della cittadina ing. Francesco De Nisi, nonchè altri esponenti locali tra i quali la sig.ra Elena Mastronardi Barone. La prevista riunione tra gli esponenti e soci dei gruppi archeologici d’Italia e gli esponenti e cittadini di Filadelfia ha avuto luogo nella sala consiliare del Comune, dislocata presso il Museo cittadino.

La città di Filadelfia, fondata dopo il terremoto del 1783, secondo un piano regolatore a pianta ortogonale, sull’esempio della Filadelfia degli Stati Uniti d’America.

Nelle sale del Museo sono esposti i reperti, in massima parte ceramici, recuperati dai soci dei gruppi archeologici d’Italia, che hanno partecipato alle campagne di ricerca organizzate nel sito di Castelmonardo negli anni 1971, 1972 e 1973 (mesi di agosto e settembre).

Castelmonardo, dopo altri eventi sismici, era stata distrutta completamente dal terremoto del 1783 e quindi abbandonata dai suoi abitanti, che successivamente, in seguito alla fondazione della nuova città di Filadelfia, entrarono a far parte della nuova comunità.

Nel corso della riunione, tenutasi nella sala consiliare, vi è stata una prima presentazione del sito di Castelmonardo e dei ruderi dell’antico abitato (oggi ricoperti dalla vegetazione) attraverso una video proiezione di immagini. Vi ha fatto seguito a sua volta una video proiezione di immagini riguardanti Soverato Vecchia, pure essa distrutta dal terremoto del 1783, terremoto che aveva operato danni e distruzioni in molti altri centri calabresi. Alla fine dell’incontro, essendo cessata la pioggia del mattino ed essendo tornato il sole, è stata organizzata, utilizzandole auto disponibili, una visita, in numero di partecipanti ridotto, a Castelmonardo. La visita, per ragioni di tempo, ha interessato uno dei margini collinari del vecchio abitato, con presenza di resti murarie grotte.

La collina sulla quale sorgeva il sito di origine medioevale di Castelmonardo, distrutta dal terremoto del 1783.

Scopo della visita e dell’incontro di Filadelfia è stato, da parte dell’Amministrazione Comunale, quello di riprendere un’attività di collaborazione interrotta oltre trentanni fa, che possa portare ad una ripresa e prosecuzione delle indagini e degli studi sul sito abbandonato, quale premessa alla sua tutela e valorizzazione. Per quanto riguarda i Gruppi, ciò potrà avvenire mediante la creazione di un Gruppo archeologico locale, che possa essere di riferimento per una collaborazione coi Gruppi archeologici d’Italia operanti in Calabria.

La gita in autobus dei soci dei Gruppi archeologici d’Italia,organizzata dal Gruppo Archeologico Paolo Orsi di Soverato, è proseguita nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, con una visita ai preziosi reperti, provenienti dall’antica Hipponion, esposti nel Museo Archeologico Nazionale, all’interno del Castello normanno svevo di Vibo Valentia. Con la piena disponibilità del direttore del Museo dott.sa Maria Teresa Iannelli, i partecipanti hanno potuto godere della sapiente guida offerta dall’archeologa dott.ssa Anna Rotella, la quale a suo tempo ha avuto responsabilità per l’allestimento dell’attuale esposizione museale nella suggestiva sede del Castello.

Vincenzo Fabiani