Nell’ampio programma del progetto Biblioteca Casa di Quartiere “Bibliotec@…un libro ovunque” (Piano Cultura Futuro Urbano del Mibact), promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Crotone, l’Aps Pantagruel/Italia Nostra, in partnership con il Gak, ha ospitato lo storico Dott. Andrea Pesavento, per una lezione sui bastioni della fortezza di Crotone dal titolo: “Girovagando tra i bastioni“.
Andrea Pesavento racconta la storia del Castello di Crotone, a partire dall’età normanna, e le sue successive evoluzioni.
Verso la fine del sec. XV, in seguito dell’apertura delle ostilità contro i Turchi, i possedimenti aragonesi del regno di Napoli si trovarono esposti in prima linea alla loro minaccia. Re Ferdinando corse subito ai ripari avviando un programma di rifortificazione delle principali piazze. Per la sua importanza strategica, massicci interventi riguardarono il castello di Crotone che, riprogettato in forme nuove, a partire dal 1482 fu interessato da estesi lavori di ricostruzione.
L’imperatore Carlo V, essendo viceré Don Pedro di Toledo, ordinò nel 1541 di ricostruire, secondo i nuovi criteri dell’arte della fortificazione, le difese della città e del castello di Crotone. Queste opere ebbero un notevole impatto economico sul comprensorio di Crotone, perché il territorio offrì sia la materie prime di costruzione che le maestranze. Per contro furono imposte nuove e onerose tasse a tutto il territorio calabrese. I lavori proseguirono per tutta la seconda metà del XVI secolo ed il personale impiegato superò le 1000 unità.
I lavori, che hanno portato all’assetto costruttivo attuale, vennero progettati dall’architetto italiano Gian Giacomo dell’Acaya, che ne fece una delle più possenti fortezze militari d’Italia.
Il Baluardo di San Giacomo era una struttura importante perché dominava il porto e la Marina circostante.
Delle torri del castello sopravvivono ancora oggi: la Torre Aiutante; la Torre Comandante; il Bastione San Giacomo; il Bastione Santa Caterina.
Andrea Pesavento, riferisce di curiosità ed episodi, dei difficili rapporti tra la città ed il castello, delle uscite segrete, ed infine delle curiose vicende che alla fine hanno salvato dalla demolizione alla fine dell’Ottocento.
Ha introdotto la Lezione Antonio Scerra, e ha partecipato alla discussione finale Vincenzo Fabiani, del GAK.
Video della Lezione
Materiale Didattico
- Il castello di Crotone di Pino RENDE in Archivio Storico Crotone
- Il castello Carlo V di Crotone, voce di Wikipedia
- Progetto di ricostruzione storica del Castello di Crotone (video)
- Il castello visto dal drone (video)
- Categoria Castello Carlo V della Biblioteca Digitale del GAK
- Categoria Castello Carlo V dell’Archivio Rassegna Stampa del GAK