Roberta Belli – Scultura architettonica e officine itineranti: il caso dell’Heraion al Capo Lacinio (2010)

G. Adornato (ed.), Scolpire il marmo. Importazioni, artisti itineranti, scuole artistiche nel Mediterraneo antico. Atti del Convegno di Studi tenuto a Pisa, Scuola Normale Superiore, 9-11 novembre 2009

Lo studio per ricostituire l’apparato decorativo del tempio di Hera Lacinia 1 ha offerto l’opportunità di riconsiderare il ruolo delle officine cicladiche itineranti impegnate nella realizzazione di edifici architettonici e, nel caso, anche della decorazione scultorea a essi pertinente.
L’impiego delle maestranze insulari nel tempio crotoniate è documentato dalla presenza di sima con doccioni a protome leonina, manto di copertura e acroterio in marmo pario ed è confermato da altri elementi dell’elevato, oggetto di ricerche recenti da parte di Giorgio Rocco

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Roberta Belli – Le sculture frontonali del tempio di Hera Lacinia (2009)

Il santuario di Hera al Capo Lacinio. L’analisi della forma, il restauro e la ricerca archeologica (a cura di Carlo Mezzetti)

Oggetto del contributo è la ricostruzione dell’apparato frontonale del tempio di Hera Lacinia (secondo trentennio del V a.C.) nel santuario omonimo presso la colonia achea di Kroton e la sua contestualizzazione nel quadro della scultura architettonica in marmo greca, magno-greca e siceliota di V secolo a.C. Sebbene in numero limitato, i frammenti di sculture in marmo cicladico rinvenuti nel santuario a partire dagli inizi del Novecento consentono un’ipotesi di ricostruzione dello schema compositivo dei frontoni del tempio e di individuarne i modelli di riferimento nelle coeve esperienze della madrepatria greca, attribuendo un ruolo importante nella trasmissione di tali modelli alle officine itineranti cicladiche. La motivazione della scelta di modelli e officine è individuata, infine, nell’esame del contesto storico, economico e sociale di Kroton della prima metà del V secolo.

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