P.G.Guzzo-S.Luppino – Per l’archeologia dei Brezi (1980)

Scheda Bibliografica

Scheda Bibliografica (BDG-Biblioteca Digitale del GAK)

TitoloPer l’archeologia dei Brezi: due tombe fra Thurii e Crotone
Autore(i)
Data rilascio1980
Contenitore, TitoloMélanges de l'école française de Rome
Riferimentin. 92-2 pp. 821-914
TipoArticolo di periodico specializzato
Classificazioni Biblioteca GAK
Visualizza o scarica
Sono proposte una o più fonti di consultazione della pubblicazione. Un click sul bottone aprirà il documento in una nuova finestra
Ricerche correlate nel web
Altre Informazioni Biblioteca GAK
ID Archivio: 6191
Data inserimento: 18-03-2020 02:13
Data ultima revisione 29-01-2025 20:04
Permalink: https://www.gruppoarcheologicokr.it/biblioteca/p-g-guzzo-s-luppino-per-larcheologia-dei-brezi-1980/
[post-views]
Mélanges de l'École française de Rome. Antiquité

Si analizzano i corredi di due tombe a camera, alfine anche di impiantare la conoscenza archeologica dei Brezi (Brettii).

La prima tomba, rinvenuta a Cariati in loc. Salto, è maschile : conteneva una corazza, oltre a recipienti figurati e a vernice nera ed arredi metallici. È databile nel terzo quarto del IV sec.

La seconda tomba, a camera, dal territorio di Strongoli (= Petelia) in loc. Gangemi, è femminile : conteneva fibule in argento, oltre a recipienti figurati, i quali permettono il riconoscimento di una produzione locale. È databile nell’ultimo quarto del IV sec. a.C.. Il monumento funerario è stato scoperto nel 1972 già saccheggiato, poco lontano dalla S.S. 106 (vicino la centrale di Biomasse Italia). E’ una tomba a camera a pianta rettangolare, di altezza massima di circa m 2,22, perfettamente orientata in direzione Est-Ovest, con ingresso ad Est, è costruita in blocchi parallelepipedi di varie dimensioni. Questa sepoltura testimonia l’elevato grado raggiunto dai ceti dominanti, che ostentano in questo modo la loro ricchezza e la loro posizione, vista anche la particolarità del corredo femminile.

La nuova documentazione è inquadrata in quella già acquisita, anche dal punto di vista topografico e riscontrando le fonti letterarie. Dai frequenti ritrovamenti di sepolture coeve a quelle dettagliate nella pubblicazione, “queste ultime si distinguono per varietà e ricchezza degli oggetti di corredo e per l’imponenza della costruzione tombale stessa. Il dominio esercitato in vita viene continuato dopo morte, per mezzo di una costruzione specifica e ben differenziata dalle sepolture a cassetta ο alla cappuccina, in tegole ο lastre di pietra, riservate alla stragrande maggioranza della popolazione“.

Articoli e Pubblicazioni correlati

Loading