Già da alcuni anni, tuttavia, nei parchi archeologici sottomarini era stato pensato di allestire percorsi di visita supportati da pannelli esplicativi, opuscoli guida e cartellini plastificati, boe e cime delimitanti sia i punti di immersione, sia l’itinerario predisposto sul fondo, come attestano i casi di Caesarea Marittima, in Israele, Ustica, Baia, Pantelleria e Crotone in Italia, solo per richiamare i più noti. In particolare, per quanto concerne il sito del relitto D di Punta Scifo, che qui ci interessa da vicino, sin dal 2015 sono in funzione due percorsi archeologici subacquei destinati allo snorkeling e all’immersione con ARA (Medaglia 2015).
Storia degli studi e delle ricerche. Il carico lapideo del relitto Punta Scifo D è statoscoperto e segnalato agli organi di tutela dal subac-queo crotonese Luigi Cantafora sul finire del 1986 ….